Polo culturale: processo condiviso o decisione già presa?
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si sia voluta dare una parvenza di “partecipazione e di condivisione” a una decisione già presa, all’interno della maggioranza di governo, nel tentativo di dare gambe allo studio di fattibilità del 2011 commissionato dalla stessa amministrazione. Di partecipativo infatti in questi incontri non c’è stato nulla perché si è trattato di una mera presentazione mono-direzionale del pensiero di alcuni esperti del settore, peraltro molto interessante e di livello, sul tema del futuro delle istituzioni culturali. Dagli stessi relatori è emersa più volte la necessità di un percorso partecipato e condiviso che richiede tempi mediamente lunghi e non certo una rincorsa affannata finalizzata ad alimentare la prossima campagna elettorale. Dagli stessi relatori è anche emerso che un progetto partecipato dovrebbe essere bi-direzionale altrimenti si tratta di un’altra cosa; interessante e formativa, ma non sufficiente. L’altro elemento emerso chiaramente, che rafforza il nostro pensiero, è che, nell’assenza di idee e di politiche culturali pubbliche, questo esecutivo ha delegato a terzi, a volte anche privati, questa importante funzione sia dal punto di vista degli eventi culturali sia dal punto di vista della progettualità e della visione politica d’insieme.