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Lunedì, 31 Agosto 2020 16:08

Improvvisazione

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Come è risaputo la programmazione e l’organizzazione sono elementi fondamentali per il buon funzionamento di qualsiasi attività, sia essa pubblica o privata. Senza programmazione si naviga a vista e ci si lascia guidare dalla casualità che generalmente non porta molto lontano.

La programmazione e l’organizzazione da sole però non sono sufficienti. Per raggiungere gli obiettivi prefissati è necessario un altro fattore fondamentale che è la visione. Tutto ruota intorno a questi tre componenti che devono essere tutti presenti e in maniera equilibrata altrimenti si creano degli scompensi che portano a una gestione aziendale o della cosa pubblica sbilanciata. E’ così che da una gestione efficiente ed efficace si fa in fretta a passare a una improvvisata rincorrendo le emergenze e tamponando falle che si sarebbero in gran parte potute prevedere.

Questo ad esempio è il grande tema delle manutenzioni sul quale, al di là dei buoni propositi, delle promesse o di enfatici comunicati stampa, sia la precedente amministrazione che l’attuale, paiono essere poco attrezzate e/o interessate.

Da anni chiediamo che venga redatto un censimento puntuale di tutto il  patrimonio immobiliare comunale tramite il quale dotare ogni edificio o impianto pubblico di un apposito “libretto” sul quale annotare tutte le caratteristiche dello stesso. Da quelle legate alla proprietà e alla regolarità catastale a quelle strutturali, a quelle sullo stato di conservazione dell’edificio con un focus su tutto ciò che riguarda la sicurezza. Solo così si potrebbe dare vita ad un programma decennale di interventi di manutenzione ordinaria, e quindi preventiva, che potrebbe evitare il continuo deteriorarsi di strutture che dopo anni di mancate cure tendono a raggiungere pessimi livelli di conservazione che contemplano poi interventi di urgenza che in quanto tali sono quasi sempre molto onerosi.

E’stato più volte annunciato che gli uffici stano lavorando a questo censimento, ma per ora non si è vista, nemmeno nelle apposite commissioni consiliari, almeno una bozza del lavoro per poterne valutare in maniera propositiva la bontà e la completezza.

Caso emblematico di inefficienza sul tema manutentivo è quello della biblioteca per la quale ci battiamo, come gruppo civico, da anni soprattutto perché la struttura venga messa in sicurezza. Nonostante continui solleciti ci siamo sentiti dire, in una commissione appositamente convocata nel periodo estivo, che è stato affidato un incarico esterno, che i progettisti stavano facendo i rilievi e che per l’autunno, il forse a questo punto è d’obbligo, si sarebbe vista qualche prima bozza di lavoro. L’impressione è che da lì ad arrivare ad aprire il cantiere, se la velocità di azione è quella finora dimostrata, di mesi ne passeranno ancora molti ed il prosieguo dell’attuale mandato amministrativo potrebbe non essere sufficiente per vedere ultimati i lavori. Nel frattempo la struttura continuerà a non essere a norma e in sicurezza il che per un ente pubblico non è un bel biglietto da visita.

Dicevamo che in assenza di una visione e di una programmazione si naviga a vista trovandosi spesso non attrezzati per affrontare problemi che, quando si presentano di colpo, devono essere affrontati con quella fretta che non è mai una buona consigliera.

Alla ripresa dei lavori ci si pongono di fronte infatti tutta una serie di istanze, da noi prontamente segnalate per tempo, aperte e mai risolte perché non considerate, affrontate con superficialità o perché strumentalizzate in maniera ideologica senza badare al merito della questione.

L’elenco in questi primi due anni di mandato si sta allungando e in maniera non esaustiva possiamo ricordare: la variante del PRG del quale la cittadinanza sa poco o nulla e prima o poi i nodi verranno al pettine.

La decisione su come, dove e quando ristrutturare e riqualificare la biblioteca civica per la quale la benemerita sig.a Lucia Guelpa ha lasciato alla città un consistente patrimonio di milioni di euro.

Il caos creato dalla Fondazione del Carnevale con tutta una serie di questione aperte, anche legali, in attesa di soluzione.

Il tema della governance della Fondazione Guelpa, con le cariche dei consiglieri di amministrazione scadute, ma della quale nessuno parla. Per quanto riguarda la Fondazione siamo sempre in attesa dell’esito dell’esposto riguardo l’acquisto di quote di nuda proprietà di un immobile privato.

La kafkiana vicenda, tutta ideologica, dello ZAC; luogo di aggregazione, soprattutto giovanile, ampiamente riconosciuto come un’esperienza positiva e utile alla comunità, ma inopinatamente messo sotto il mirino di parte della maggioranza.

L’annosa questione dell’area mercatale che riappare ogni volta che un temporale riempie di acqua i profondi avallamenti del piazzale.

La lista potrebbe continuare, ma per motivi di spazio ci fermiamo qua chiudendo con un tema di grande attualità che sta preoccupando non poche famiglie di Ivrea e dintorni e cioè la riapertura della scuola. In un’apposita commissione della scorsa settimana gli assessori di riferimento hanno detto non esserci problemi sul reperimento degli spazi necessari per mettere tutte le scuole nelle condizioni di garantire il richiesto distanziamento sociale. Le argomentazioni messe sul piatto non sono state molto convincenti, ma aspettiamo di vedere cosa accadrà anche sulla fine che faranno tutti i banchi e le sedie che verranno sostituiti con quelli nuovi finanziati dal Governo; c’è da sperare che non finisca tutto indiscriminatamente in discarica. Nella riunione abbiamo posto il grande problema dei trasporti degli studenti, ma su quello non abbiamo avuto risposte perché è sempre responsabilità di qualcun altro e ormai in Italia tutta la gestione del bene pubblico si svolge con un continuo scarica barile in base alle forze politiche di riferimento per cui essendoci in città una maggioranza di centro destra ecco critiche al governo centrale e lodi a quello regionale. Un inciso finale riguardo la commissione presieduta dalla consigliera leghista Bono: la maggioranza è talmente interessata al tema che la commissione non ha raggiunto il numero legale di presenze. Erano infatti presenti oltre al sottoscritto, in qualità di capogruppo e non di componente di commissione, la presidente e un altro consigliere di minoranza, un funzionario e due assessori, ma di consiglieri di maggioranza non si è vista l’ombra. Se questo è l’interesse verso i problemi della città …

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Francesco Comotto

Consigliere Comunale a Ivrea dal 2013.

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