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Domenica, 22 Dicembre 2019 18:00

Lettera a Babbo Natale

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Caro Babbo Natale,
ogni anno che passa qui da noi c’è come l’impressione che invece di migliorare il mondo peggiori e anche velocemente. Le ingiustizie e le disuguaglianze si moltiplicano invece di ridursi. L’egoismo e l’individualismo hanno sopraffatto il bene comune e l’interesse collettivo. Violenza, arroganza e tracotanza hanno da tempo la meglio sulla fratellanza, l’accoglienza, la solidarietà, il rispetto reciproco. Disonestà, corruzione e malaffare stanno mettendo all’angolo rettitudine, onestà, trasparenza. Il divario tra sempre meno ricchi e una moltitudine sempre più ampia di poveri sta diventando enorme e incolmabile.

 

Tu che dall’alto della tua esperienza ne hai già viste di tutti i colori potresti fare sì che l’umanità si risvegli dal torpore e dall’indifferenza e si avvii verso un futuro fatto di pace, di rispetto per l’ambiente, di uguaglianza e di sviluppo sostenibile per tutti, nessuno escluso?

Potresti fare sì che non muoia di fame, sete, malattie facilmente curabili una quantità enorme di persone, soprattutto bambini, che hanno avuto solo la sfortuna di nascere in un posto sbagliato nell’epoca sbagliata?

Chiedo troppo se poi quando questi sfortunati riescono a salire su un barcone per scappare dalla guerra, dalla miseria, dall’assenza di cure sanitarie, di istruzione, di assistenza, non li si lasci morire in mare o abbandonati per giorni in condizioni igieniche e psicologiche aberranti a poche miglia dalle coste italiane, francesi, spagnole, maltesi, greche, europee?

Puoi provare a fare sì che la politica, quella vera e onesta, riprenda le redini del vivere civile , della convivenza tra gli uomini, invece di abdicare al suo compito originale a scapito del denaro e di un’economia basata sullo sfruttamento, di persone e ambiente, e sulla massimizzazione del profitto ad ogni costo?

Mentre ci sei non è che riesci a far rinsavire i potenti della terra sulla necessità di fermare il cambiamento climatico smettendo di inquinare e di depredare le risorse naturali che non sono infinite?

Non è che puoi anche fare qualcosa per una risoluzione pacifica delle molteplici proteste sociali in tutto il mondo, spesso pacifiche e non violente, ma sempre più frequentemente soffocate dalla repressione e dalla violenza e caratterizzate da arresti arbitrari, pestaggi, torture, stupri?

Caro Babbo Natale, mi rendo conto che si tratta di richieste un tantino impegnative, ma se non a te a chi possiamo rivolgerci? Non certo ai potenti della Terra che hanno cinicamente e irresponsabilmente fatto fallire la Conferenza dell’ONU sul clima COP 25 a Madrid condizionando una comunità internazionale incapace di approvare una risoluzione invocata a gran voce dalla scienza e dalla società civile per affrontare senza indugi l’emergenza climatica.

A questo proposito e spostandoci sul piano locale non è che riesci a far capire alla maggioranza che governa la nostra città che l’emergenza climatica e ambientale non è una congettura o un piagnisteo da fighetti, ma una questione reale e contingente che va affrontata immediatamente anche a livello territoriale?

E poi non possiamo esimerci dal domandarti di farci sapere cosa rischiamo quando andiamo in giro per le strade italiane visto che dal crollo del Ponte Morandi, con la morte assurda e tragica di 43 persone, apprendiamo dalle indagini che chi doveva vigilare sulla nostra sicurezza ed era profumatamente pagato per farlo semplicemente se ne fregava ed anzi truccava pure le carte.

Avrai certamente il tuo da fare, ma in un ritaglio di tempo che ne dici di un bel repulisti di politici corrotti, collusi, vicini alle cosche mafiose e alle logge segrete visto che proprio negli ultimi giorni in Italia abbiamo toccato con mano, non che ce ne fosse il bisogno, l’estensione del fenomeno dalla Puglia (334 arresti), al Piemonte (8 arresti con tanto di Assessore regionale) alla Valle D’Aosta con il possibile azzeramento del Consiglio regionale (indagati il Presidente, 4 consiglieri regionali, 2 assessori, 2 onorevoli)?

Mentre ti occupi di Ivrea puoi provare con uno dei tuoi colpi a sorpresa a far sparire il traffico caotico e pestilenziale causato da una viabilità ormai al limite del collasso? E a questo proposito perché non far sapere alla popolazione come siamo messi con il particolato, il monossido di carbonio, l’anidride carbonica, gli ossidi di azoto e di zolfo, i metalli pesanti che quotidianamente respiriamo?

Forse è una richiesta un po’ troppo specifica ma che ne dici di mettere mano al demenziale incrocio tra corso M. D’Azeglio, via Cascinette e via Cappuccini, magari prima che ci scappi l’incidente grave?

Tu che arrivi dal profondo Nord, dove sanno cosa vuol dire viabilità sostenibile, non è che riesci a farci redigere un piano territoriale e cittadino di piste ciclabili e pedonali vere e sicure visto che qui pare proprio non ci sia nessun politico in grado di farlo?

Sto veramente esagerando con le richieste, lo so, ma se non approfittiamo del Natale come possiamo fare? E’ possibile fare qualcosa perché la sanità nazionale e quella eporediese ritornino ad essere un’eccellenza e non un luogo dove sai quando entri al pronto soccorso, ma non quando e come ne esci? Una sanità pubblica che sta in piedi solamente grazie all’impegno di personale sanitario eroico che si deve arrabattare per avere garze e disinfettante, oltre a dover sostenere turni massacranti, mentre le ingenti risorse del sistema sanitario finiscono in mille rivoli fatti di appalti truccati, sperpero e sprechi di risorse, bandi di assunzione pilotati, diseconomie causate da un rapporto equivoco con il privato.

Ok, devo chiudere, chissà quante lettere riceverai e magari molto meno impegnative di questa, ma sono un inguaribile ottimista e credo sempre, pensando a ciò che lasceremo alle nuove generazioni, che sia possibile un cambiamento radicale verso una società più giusta ed equa dove tutte le persone potranno vivere in pace e con uguali diritti e opportunità.

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Francesco Comotto

Consigliere Comunale a Ivrea dal 2013.

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