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Mercoledì, 22 Luglio 2020 07:08

Valori contemporanei

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La settimana scorsa abbiamo evidenziato, per l’ennesima volta, di come il “cambiamento” promesso dall’attuale maggioranza di governo cittadino non si sia finora visto ed anzi, su alcuni temi di interesse generale, la situazione si può dire pure peggiorata.

 

Il Consiglio Comunale è la cartina di tornasole di questa deriva; peccato che più che essere il fulcro del dibattito pubblico oggi appare il simulacro di una democrazia che fu, svilito mese dopo mese, da un continuo svuotamento del proprio ruolo e dei poteri costituzionalmente assegnatigli.

Tutte le decisioni vengono prese al di fuori del Palazzo Municipale per poi venire fatte proprie da Sindaco e Giunta superando così quel ruolo di controllo e di indirizzo che spetterebbe ai consiglieri comunali anche tramite l’utilizzo della commissioni consiliari. Proprio in una prossima commissione Assetto del Territorio, presieduta dal sottoscritto, si tornerà a parlare di Biblioteca civica. Opera della quale si è così tanto parlato negli ultimi 20 anni, senza mai muovere un dito, o quasi, che oggi pare una chimera sempre più irraggiungibile nonostante la volontà della sig. Lucia Guelpa che ha lasciato alla città di Ivrea pure i soldi per riportarla agli onori del mondo. E non si parla di bruscolini, ma di un patrimonio di circa 8 milioni di euro più immobili e una collezione d’arte di tutto rispetto che oggi giace negli scantinati del Museo Garda a prender polvere con molto altro materiale che potrebbe dare maggior lustro alla struttura espositiva. Più volte abbiamo evidenziato, già alla precedente giunta Della Pepa, la mancanza del Certificato di Prevenzione incendi della Biblioteca, cosa che pare incredibile in un edificio pubblico molto frequentato e dove ci sono stipati migliaia e migliaia di volumi cartacei. Anno dopo anno solo promesse: vedremo … faremo … e ora la solfa si ripete nonostante ci sia stato detto che finalmente i lavori sono partiti. Quali lavori e quali tempistiche lo vedremo, si spera, proprio nella prossima commissione.

Fortunatamente due commissioni consiliari, quella Assetto del Territorio e quella Lavoro, Commercio, Trasporti, sono presiedute da consiglieri di minoranza, rispettivamente il sottoscritto la prima e il consigliere Massimo Fresc la seconda, e grazie a quei tavoli si riescono a portare all’attenzione dei consiglieri e della cittadinanza diverse problematiche, criticità, ma anche idee e proposte. Il Parco dei 5 Laghi, ampiamente promosso e sostenuto dalla Commissione Assetto del Territorio, ne è una prova lampante.

Rimanendo sul tema delle commissioni dobbiamo purtroppo riscontrare la latitanza della commissione Cultura della quale ci sarebbe invece un gran bisogno viste le evidenti e reiterate criticità sulla Biblioteca stessa, sulla gestione della Fondazione Guelpa (scomparsa dai radar), sul bando per l’assegnazione dei contributi, sulla programmazione culturale perché alla fine, salvo affidare la gestione della stagione artistica del teatro Giacosa a un’associazione esterna, non esistono politiche pubbliche su cultura e arte degne di tale nome. A questo proposito a seguito della discussione in Consiglio Comunale di due mozioni della minoranza per la mancata realizzazione di Ivrea Estate, che proponeva ben 44 date nel periodo estivo, non pare ci sia stato alcun seguito alle rassicurazioni dell’assessora su un’incipiente programmazione alternativa.

Purtroppo in questo come in altri molteplici casi la scusa sempre pronta è quella del lockdown ormai terminato da tempo, ma sempre utile a coprire dimenticanze e/o inadempienze di sorta. Ne è un esempio lampante la mancanza di volontà, perché le possibilità ci sarebbero tutte, di convocare il Consiglio Comunale in presenza e in tutta sicurezza cosa che ormai già fa la stragrande maggioranza di comuni italiani, ma da noi pare ancora essere un tabù. Vedremo per il prossimo di fine di luglio …

Il problema di fondo è che a seguito della mancanza di programmazione, idee per il futuro e iniziative concrete si accumula solo ritardo e la città continua inesorabilmente il suo processo di impoverimento, materiale e immateriale, e di invecchiamento perché i giovani oggi non hanno alcuno stimolo a rimanere in una città sempre più povera dal punto di vista lavorativo, culturale, sociale, dell’accoglienza e dello scambio, della solidarietà, del divertimento, delle opportunità di crescita, dell’identità. Il depauperamento di un tessuto sociale fino a qualche decina di anni fa molto florido e creativo è un aspetto non certo secondario del quale la politica locale dovrebbe tenere conto invece di affidarsi a equivoche voci esterne alle istituzioni pubbliche che si muovono per mere ambizioni personali e/o interessi privati. Non c’è da stupirsi poi se in un contesto del genere accadono vicende disdicevoli come le aggressioni agli autisti di autobus delle ultime settimane da parte di ragazzi violenti e maleducati che evidenziano l’imbarbarimento di una società sempre più concentrata sul denaro e sugli interessi personali e sempre meno sul Bene Comune e l’interesse collettivo. Di argomenti da affrontare ce ne sarebbero molti per una politica che però oggi pare essere il grande assente e non sarà facile creare una classe dirigente all’altezza del compito sperando che le nuove generazioni sapranno farsi avanti pretendendo il loro spazio.

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Francesco Comotto

Consigliere Comunale a Ivrea dal 2013.

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