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Francesco Comotto

Francesco Comotto

Consigliere Comunale a Ivrea dal 2013.

Venerdì, 28 Aprile 2023 09:37

Questione di credibilità

Da tempo, abbiamo espresso nelle sedi opportune la richiesta di mantenere una responsabile e opportuna sobrietà nel dibattito politico nell’avvicinamento alla tornata elettorale per evitare strumentalizzazioni da parte di tutte le parti in gioco. Purtroppo lo scarso rispetto istituzionale manifestato dall’attuale maggioranza nel corso dell’ultima consiliatura, gestita come un qualunque CdA di un’azienda privata, ha fatto sì che questa richiesta cadesse miseramente nel vuoto.


Da mesi chiediamo che la giunta eviti di approvare il progetto definitivo della Variante Generale a un PRG che presenta diversi elementi critici che si sarebbero dovuti approfondire e discutere nelle sedi opportune con relativa calma, ma anche questo appello è caduto nel vuoto. E non è vero che se non si approva ora, in fretta e furia, i tempi di approvazione si allungheranno: si tratta solo di aspettare l’insediamento della nuova amministrazione, di qualunque colore essa sia, dopodiché i tempi di approvazione da parte della Conferenza di copianificazione sono sempre gli stessi. È chiaro che un atteggiamento di chiusura su questo tema possa dar adito a dubbi e pensieri malevoli tanto che l’assessore all’urbanistica uscente ha sempre sostenuto che finita questa esperienza amministrativa non avrebbe avuto più alcun ruolo qui ad Ivrea ed invece eccolo spuntare tra i candidati di una lista civica. Evviva la coerenza.


Ma questa è solo una delle tante forzature che la maggioranza uscente sta mettendo in atto in extremis come ad esempio la delibera (legittima?) per i lavori di sistemazione di un edificio di proprietà comunale al Castellazzo, o l’assegnazione di spazi pubblici senza bando e con metodi discrezionali. Il problema degli spazi pubblici è atavico e irrisolto, ed è stato aggravato dallo sgombero, immotivato, di un certo numero di associazioni dallo stabile della Valcalcino. Cosa dire poi della pantomima messa in piedi sul Movicentro?
In questi giorni è tutto un proliferare di promesse alcune delle quali su iniziative da noi proposte, a scopo propositivo, fin da inizio mandato e mai attuate e che ora diventano punti programmatici per il prossimo quinquennio. La domanda che chiunque si pone è: “ma perché se queste cose non le hanno fatte nei cinque anni di mandato, invece di litigare su tutto, dovrebbero essere in grado di farle se venissero eletti?”
È una questione di credibilità e l’amministrazione uscente non ha certo brillato in tal senso, dicendo spesso e volentieri tutto e il contrario di tutto.


Credibilità di una giunta eterodiretta che si è esaurita fin da subito con l’assunzione di un “capo di gabinetto” strapagato (figura tipica dei ministeri e non certo di città delle dimensioni di Ivrea) che ha tirato le fila di una maggioranza divisa su tutto e che infatti andrà divisa alla tornata elettorale di maggio. Questo perché non c’era alcuna visione politica o programmatica e nemmeno una conoscenza approfondita della città e dei suoi problemi e si è tirato avanti rincorrendo le emergenze che man mano si prospettavano o le proposte calate dall’alto.


In questi giorni di campagna elettorale si sente, e si vede, un po’ di tutto con candidati, consiglieri uscenti, che strappano le erbacce nel centro città (prima dov’erano?), e al tempo stesso ci troviamo con la passerella pedonale sulla Dora Baltea in uno stato di degrado inaccettabile, con pericolose assi incurvate se non divelte e viti sporgenti, tanto che è già un miracolo se non si sia fatto male nessuno. Questo è solo uno dei tanti problemi, non certo di poco conto, che la giunta uscente non è stata in grado di risolvere e lascia in eredità a chi subentrerà.

La credibilità è venuta sempre meno anche per le certezze promanate dalla giunta, ma poi sparite dai radar e lasciate, anche queste, a chi verrà. Ci sarebbero molti esempi, ma ne citiamo uno su tutti come la messa in sicurezza del Ponte XXV aprile, che pareva un’emergenza già nel 2018 e per la quale si è fatto poco o nulla salvo procrastinare l’inizio lavori di anno in anno fino a lasciare, anche questa, a chi verrà.

Martedì, 04 Aprile 2023 16:30

Responsabilità istituzionale cercasi

Nel penultimo Consiglio Comunale tutte le forze di minoranza hanno presentato una mozione nella quale chiedevano che la Giunta non assumesse deliberazioni su temi importanti, dei quali si discute da tempo, trovandoci ormai pienamente immersi nella campagna elettorale per le prossime elezioni amministrative che si svolgeranno il 14 e il 15 maggio.
Anche se una Giunta rimane attiva e operativa fino al giorno prima della fine del mandato è implicito e quanto meno opportuno che si occupi di ordinaria amministrazione, e non certo di deliberare su progetti e/o iniziative che si trascinano da mesi e mesi e che hanno iter procedurali complessi.
La mozione citata era infatti intitolata “fairplay istituzionale” e chiedeva di soprassedere principalmente su tre temi che hanno tenuto banco negli anni scorsi: il bando di progettazione della Biblioteca, il bando per l’affidamento dei locali del Movicentro e l’approvazione della Variante Generale del Piano Regolatore.
Su quest’ultimo vorremmo spendere qualche considerazione ulteriore, vista l’importanza del documento e tenuto conto del fatto che l’incarico per la sua elaborazione risale addirittura al 2017. È risaputo che un Piano Regolatore è lo strumento politico per eccellenza, trattandosi della pianificazione della città almeno per i prossimi dieci anni: la sua approvazione dovrebbe derivare da un processo pubblico, trasparente e partecipativo con la cittadinanza e con i portatori di interesse e per fare questo, tutto serve meno che la fretta.
L’attuale Amministrazione, che in 5 anni non è riuscita a concludere l’iter procedurale, ora spinge per approvare con un solo passaggio in Giunta il progetto definitivo che dovrà poi passare al vaglio della Conferenza di copianificazione, ma senza possibilità di modifica. Per arrivare a questa delibera servirà però rispondere alle “osservazioni” dei cittadini a seguito dell’approvazione da poco avvenuta, per mano della sola maggioranza, del progetto preliminare. Per i non addetti ai lavori specifichiamo che le osservazioni sono delle segnalazioni che i cittadini, o i portatori di interesse pubblico, fanno per evidenziare elementi critici o discutibili, nell’interesse collettivo.
Alle osservazioni pervenute gli uffici dovranno rispondere, accogliendole o negandole. Il problema da noi posto è che questo processo sconta dei margini di discrezionalità non indifferenti, andando a toccare interessi privati che in fase di campagna elettorale sarebbe meglio “congelare”, per non dare adito a cattivi pensieri.
In risposta alla mozione di cui sopra, che è stata bocciata dalla maggioranza, l’assessore all’urbanistica dice che non ci sarebbero stati conflitti di interesse visto che, finito il mandato, non si sarebbe più ricandidato. Ma abbiamo appreso da poco dai media che invece farà parte, legittimamente, della competizione elettorale. A questo punto ribadiamo con ancora più forza di lasciare questo compito alla nuova Amministrazione che si andrà a insediare.
L’utilizzo improprio del ruolo istituzionale dell’attuale maggioranza e di alcuni assessori sta toccando livelli mai visti. È tutto un “tagliare nastri”, addirittura su cose non fatte, e una propaganda continua a scapito di un’attività formale che comunque bisognerebbe portare a termine con responsabilità istituzionale. Nella discussione sul Bilancio 2023, affrontata nell’ultimo Consiglio Comunale del 28 marzo, di numeri sulle entrate e sulle uscite l’assessora al bilancio non ne ha parlato nel dettaglio, proiettando invece una sequenza di slide sui progetti candidati al PNRR, per una cifra che ruota intorno ai 23 milioni di euro (ipotetici), senza però evidenziare che nessuno di questi è già stato ultimato, alcuni non sono stati appaltati, altri nemmeno progettati e sappiamo che le tempistiche imposte dall’Europa sono piuttosto stringenti.
Nella discussione in Consiglio Comunale la minoranza, compatta, ha rimarcato di come la città di Ivrea non sia strutturata per poter gestire opere pubbliche per tali cifre tanto che, in maniera superficiale, la Giunta ha deciso di affidare la gestione delle gare d’appalto alla Provincia di Biella, depauperando ulteriormente gli uffici comunali. E non basta pensare di affidarsi all’esterno per progettazioni, gestione e realizzazione delle opere perché, come si sta vedendo a livello nazionale, non ci sono professionisti, imprese, tecnici sufficienti per poter gestire questa mole di lavoro.
Tutta questa “carne al fuoco”, in alcuni casi costituita da progetti non prioritari per la città, avrà un duplice effetto perverso: legare mani e piedi alla prossima amministrazione, che dovrà fare i salti mortali per portare a compimento progetti sui quali molto probabilmente non avrebbe puntato, e ridurre drasticamente la possibilità di intervento sulle manutenzioni ordinarie e straordinarie del patrimonio immobiliare comunale, che è invece la vera priorità di molte amministrazioni pubbliche.

Venerdì, 31 Marzo 2023 12:12

Propaganda!

“Tanto tuonò che piovve”, recita un vecchio proverbio che si fa risalire addirittura a Socrate e che sta a significare che un evento avverso spesso non avviene casualmente, ma perché non si sono voluti ascoltare i segnali premonitori che in qualche modo lo preannunciavano.
Sta accadendo qualcosa del genere a livello globale con i disastri epocali causati da un cambiamento climatico che in molti annunciano da decenni su basi scientifiche, ma che la politica che conta e i potenti che la manovrano hanno sempre derubricato a ossessioni di ambientalisti frustrati. Per quel che riguarda il nostro orticello ora che anche in Piemonte, terra da sempre ricca di acqua e neve tocchiamo con mano una siccità estrema con i fiumi ridotti a rigagnoli e i laghi abbassatisi di parecchie decine di centimetri, ecco che tutti i negazionisti del surriscaldamento del Pianeta si stracciano le vesti parlando di un’emergenza idrica che non sono certo in grado di risolvere, essendo la loro incapacità ad anticipare e prevenire il problema una delle cause principali, se non con interventi emergenziali incapaci di guardare al futuro.
È utile ricordare che per ben due volte la maggioranza, nel 2019 e nel 2020, ha bocciato due mozioni, una delle quali promossa dall’associazione Fridays for Future, con la motivazione, assolutamente antiscientifica, che il surriscaldamento del Pianeta non derivi da cause antropiche. Va anche detto che questi voti contrari hanno trovato l’appoggio anche del Sindaco che ha sempre tenuto, in questi cinque anni, i piedi in due scarpe dichiarandosi ambientalista con gli ambientalisti e negazionista con i più retrivi negazionisti, ma alla fine votando sempre a favore di questi ultimi. Viste queste premesse di fondo è chiaro che non ci si sarebbe potuto aspettare molto di più dalla Giunta e dalla maggioranza che l’ha sostenuta in questi cinque anni. Rimanendo infatti in tema ambientale inteso in senso ampio e quindi: inquinamento, salute dei cittadini, salvaguardia del verde, promozione delle attività sportive, incentivazione dell’agricoltura locale, biologica e a km zero, gestione innovativa dei rifiuti, ecc., oltre non aver proposto uno straccio di politica pubblica sostenibile non sono nemmeno stati in grado di mettere in atto, nonostante votazioni all’unanimità quanto proposto da noi e dai colleghi di minoranza con decine di mozioni propositive e non solo critiche. Ne ricordiamo alcune, ma ce ne sono molte di più:
15 ottobre 2018 – Salvaguardiamo la salute dei cittadini
21 marzo 2019 – Istituzione di una Commissione speciale per l’Ospedale (istituita e praticamente mai convocata)
26 giugno 2019 – Emergenza viabilità: autostrada A5 e non solo
08 luglio 2020 – Tagli inaccettabili da parte di GTT
03 marzo 2021 – Eliminazione barriere architettoniche: dalle parole ai fatti
30 giugno 2021 – Il mercato cittadino è fermo al palo
31 gennaio 2022 – Incontro tra i sindaci della conurbazione d’Ivrea (per trasporto pubblico)
28 febbraio 2022 – Inquinamento e salute dei cittadini. Serve agire con tempestività
31 marzo 2022 – Rotonda di piazza Balla: questione irrisolta (dopo cinque anni siamo allo stesso punto di prima)
20 luglio 2022 – Chiusura del portierato sociale a Bellavista
Come detto in precedenza queste sono solamente alcune delle mozioni da noi presentate e votate, approvate quasi tutte all’unanimità, ma mai, o solo marginalmente, attuate.
Il paradosso di questa consiliatura arrivata a fine corsa è che all’inefficienza e all’incapacità di gestire al meglio la macchina pubblica, dall’esecutivo si sono prodigati in ordine sparso, spalleggiati da una maggioranza consiliare silente e impalpabile, a inondare le redazioni dei mass media di comunicati stampa, redatti dal solerte quanto strapagato capo di gabinetto, che magnificano attività e opere spesso non ultimate, alcune non iniziate e alcune nemmeno progettate.
L’ultima iniziativa in ordine di tempo è la presentazione in pompa magna dei progetti messi in piedi col PNRR che, al di là dei paroloni, se si gratta un po’ sotto la vernice e si redige un resoconto serio e documentato, appare con tutta evidenza che la prossima amministrazione avrà mani e piedi legati dal punto di vista degli investimenti dovendo sobbarcarsi l’enorme mole di lavoro non fatto, ma necessaria a portare a compimento i progetti ipotizzati, alcuni dei quali non prioritari e ancora in alto mare dal punto di vista dell’iter procedurale. A rafforzare questa evidenza basta guardare al caos e alla disorganizzazione che aleggiano sull’ufficio tecnico e al depauperamento dei nostri uffici con la cessione della gestione degli appalti alla Provincia di Biella.
Se a tutto questo si aggiunge il disastroso cantiere per l’inutile innalzamento della galleria ferroviaria che rischia di bloccare la città per mesi, se non per anni, modificando pure il profilo storico del Lungo Dora, ci aspettano tempi nei quali chi amministrerà la città, dovrà avere nervi saldi, competenza e capacità progettuale in grado di compensare al poco o malfatto lasciato in eredità alla città dopo cinque anni di amministrazione.

Martedì, 21 Marzo 2023 14:50

Fine corsa

Abbiamo evidenziato la scorsa settimana una serie di iniziative che la Giunta sta mettendo in atto freneticamente pur sapendo di non poterle portare a compimento prima della tornata elettorale di maggio. In taluni casi nemmeno iniziare.
Quando uscirà questo articolo si sarà già svolto il Consiglio Comunale di lunedì 21 marzo nel quale abbiamo presentato, insieme a tutta la minoranza, una mozione che chiede al Sindaco e all’esecutivo di soprassedere dal prendere decisioni su argomenti di una certa rilevanza “senza aver prima terminato un percorso di approfondimento e di condivisione col Consiglio Comunale, con i portatori di interessi e con i cittadini continuando a lavorare sulla fase istruttoria, ma senza prendere decisioni frettolose che potrebbero rivelarsi problematiche per la prossima Amministrazione, di qualunque colore essa sia, in una gestione oculata, responsabile e non ideologica nel solo interesse della Comunità eporediese”.
Chi ci legge sa che una mozione viene votata dai consiglieri comunali per cui vedremo quale posizione prenderà l’eterogenea maggioranza che su molti argomenti è più spaccata che mai. Questo si evince anche dalle candidature che il centro destra sta mettendo in piedi e non prevedono la presenza del Sindaco uscente evidenziando che i cinque anni di amministrazione Sertoli ai partiti di centro destra non sono proprio piaciuti.
Da mesi andiamo dicendo che sarebbe opportuno, da entrambe le parti, a meno di due mesi dalle elezioni mantenere un certo fair play istituzionale scindendo quella che è la figura dell’amministratore in carica da quella del candidato, ma a vedere il convulso attivismo, fuori tempo, di alcuni assessori questo auspicio appare chiaro non sia stato minimamente considerato.
E dire che ci sono molti esempi su come tagliare nastri, promettere fantasmagoriche e future opere pubbliche, assegnare spazi pubblici fuori tempo massimo, non siano operazioni di buon auspicio. La rotonda di piazza Balla e relativa pista ciclabile sono lì a ricordarlo, ma tant’è, contenti loro …
Tanto per fare un esempio di decisioni che sarebbe più corretto lasciar prendere a chi verrà è da un paio di settimane sul tavolo, dopo anni di parole a vuoto, la questione, tutta ideologica, dell’affidamento della gestione dei locali del Movicentro. Una storia che si innesca fin da inizio mandato con il chiaro intento di “sfrattare” gli attuali gestori e cioè la cooperativa ZAC! Alla scadenza del contratto sarebbe stato legittimo da parte della Giunta, se non condivideva l’attuale modalità di gestione, prospettare nuove idee, nuove possibilità di utilizzo, ma per fare questo sarebbe servita una volontà politica, un progetto alternativo a quello attuale che ha ben funzionato, che chiaramente non c’era. In mancanza di idee e di proposte concrete per un utilizzo alternativo degli spazi si è messa in piedi una manfrina su presunte irregolarità legate alla proprietà dell’immobile perdendo anni in sterili discussioni che hanno portato alla redazione di una perizia inutile e con diversi elementi critici, quando sarebbe bastato far valere le convenzioni originarie sottoscritte dalla Regione, da RFI e dalla Città di Ivrea con le quali in tutta chiarezza veniva concesso l’utilizzo gratuito degli spazi alla nostra città.
Dopo mille polemiche e la formalizzazione della questione di fronte a un notaio è calato il silenzio ed ora, a meno di due mesi dalla tornata elettorale ecco uscire delle indiscrezioni, non smentite dai diretti interessati, sulla volontà della Giunta di fare uno spezzatino di quei locali eliminando a monte l’unitarietà degli stessi con l’ovvia conseguenza di rendere inattuabile e quindi non più proseguibile il progetto socio-culturale che aveva permesso alla cooperativa ZAC! di vincere il bando.
Al di là del colore politico e delle idee che ognuno di noi ha in mente, quando si vestono i panni dell’Amministratore pubblico bisognerebbe avere l’accortezza di non schierarsi a prescindere per l’una o l’altra soluzione senza avere prima valutato e condiviso i lati positivi e quelli negativi di una determinata realtà. Se poi si reputa che una certa situazione non si inserisca nel novero delle politiche pubbliche che si vogliono mettere in atto basta metterci la faccia e proporre soluzione alternative. Trincerarsi dietro presunti cavilli tecnico-amministrativi evidenzia il fatto di come non si sia in grado di affrontare un confronto politico trasparente, in contraddittorio con le parti, utile nel ricercare e trovare soluzioni condivise nell’interesse della collettività.
Altro tema sul quale abbiamo ripetutamente chiesto di soprassedere per non innescare polemiche e retro pensieri in questa fase di campagna elettorale è la volontà della Giunta di approvare, a poco più di un mese dal voto, il progetto definitivo della Variante generale del PRG. Per fare questo servirà che si dia una risposta alle osservazioni dei cittadini; operazione delicata che abbiamo chiesto più volte di analizzare in Commissione demandando le controdeduzioni alla prossima Amministrazione. Rispondendo ora in fretta e furia alle osservazioni, dopo aver approvato il Progetto Preliminare in fretta e furia, è chiaro che si darà adito a cattivi pensieri …

Martedì, 14 Marzo 2023 16:26

Colpi di coda

Da molti mesi stiamo assistendo a una disgregazione sistematica della maggioranza che governa la città da quelle elezioni del 2018 tramite le quali gli elettori chiesero a gran voce un cambiamento di rotta nel modo di amministrare una città ferma, ingessata, invecchiata, incapace di andare oltre la fine dell’epopea olivettiana per proporre alle nuove generazioni una speranza di futuro.
Di cambiamenti basati su politiche pubbliche innovative e partecipate, così come promesso a piene mani in campagna elettorale, non se ne sono visti e dove qualcosa è stato modificato lo è stato in peggio. Dopo una campagna elettorale basata su slogan e promesse improponibili (qualcuno ricorderà il fantomatico Palazzetto dello Sport), nei primi anni di governo, non avendo la benché minima conoscenza dei problemi della città, la Giunta ha tentato maldestramente di porre in essere qualcuna delle proposte scopiazzate dai programmi delle altre forze politiche finite in minoranza.
Salvo i primi mesi di mandato nei quali non sapevano letteralmente da che parte cominciare, e allora chiedevano consigli e qualche dritta, nel resto della consiliatura gli assessori, inizialmente supportati dalla maggioranza, hanno eretto un muro di incomunicabilità impostando il loro mandato in maniera personalistica curando il proprio orticello spesso senza avvisare nemmeno il Sindaco. Primo cittadino che spesso è parso vincolato da scelte che probabilmente non condivideva, ma che gli venivano imposte dai partiti che l’avevano candidato.
Ovviamente una situazione di questo tipo non può reggere a lungo e il Covid-19, con la lunga interruzione e sospensione della normale attività amministrativa, ha aiutato una maggioranza divisa su tutto a tirare a campare. Dalla ripresa dei lavori in presenza si sono cominciate a rilevare le prima crepe con prese di posizione estemporanee di assessori e/o consiglieri che, su determinati temi, si smentivano tra di loro. Volendo esprimere un giudizio sulla compattezza della maggioranza va detto che almeno in un caso, anzi in due, è stata granitica affossando due mozioni da noi presentate insieme ai colleghi di minoranza, la seconda delle quali sollecitata dai ragazzi di Friday for Future. Mozioni approvate in migliaia di Comuni italiani ed esteri che chiedevano semplicemente di riconoscere il fenomeno del cambiamento
climatico impegnandosi ad agire di conseguenza mettendo in atto azioni responsabili basate sulla sostenibilità e sulla sobrietà. È curioso di come un fenomeno ormai sotto gli occhi di
tutti e riconosciuto come il più grande problema della nostra epoca sia stato addirittura negato dalla maggioranza eporediese in quanto, secondo il loro parere, non riconducibile a cause antropiche.
In un clima sempre più teso all’interno della stessa maggioranza e man mano che si avvicinava la data delle elezioni, fissate al 14 e 15 maggio, abbiamo più volte detto che sarebbe stato opportuno ponderare bene le scelte, per lo meno quelle di una certa rilevanza,
che la Giunta avrebbe deciso di definire in extremis dopo aver avuto cinque anni di tempo per tentare di risolvere qualche problema.
Nonostante aver noi ribadito più volte l’opportunità di un certo fair play istituzionale alcuni assessori hanno invece cominciato una frenetica attività propagandistica finalizzata ad una mera ricerca di consenso della peggior specie ed ecco apparire, in un orizzonte temporale ormai limitato e in piena campagna elettorale, decisioni equivoche, discutibili e di dubbia legittimità.
La sensazione molto forte è che accortisi di non essere riusciti a portare a compimento molte delle promesse fatte con troppa faciloneria stiano cercando di appuntarsi qualche medaglietta forzando però tempi e procedure che andrebbero maggiormente condivise con il Consiglio
Comunale e con i cittadini. Giusto per citarne alcune che poi avremo modo di sviscerare più nel dettaglio ci riferiamo:

 alla volontà di approvare la variante al PRG in Giunta, senza alcuna ulteriore condivisione rispondendo alle osservazioni dei portatori di interessi in pieno dibattito preelettorale;

 all’assegnazione di spazi di proprietà comunale, dopo averle cacciate con motivazioni capziose, ad una serie di associazioni, ma senza un criterio logico e una scala oggettiva di priorità. Addirittura in un caso specifico sfrattando l’Auser (Associazione nazionale per l’invecchiamento attivo) dalla sede storica nonostante l’importanza sociale da questa svolta, comprese le centinaia di trasporti di anziani per visite ed esami;

 sempre in tema di assegnazione di spazi andrà verificata l’operazione di ristrutturazione del Castellazzo visto che non siamo a conoscenza di alcun progetto e di nessuna procedura di gara ad evidenza pubblica né per la progettazione, né per l’esecuzione dei lavori;

 alla volontà di far partire il complesso bando per l’affidamento della progettazione della nuova Biblioteca senza il necessario approfondimento e dibattito pubblico sulle proposte appena presentate dall’Alta Scuola Politecnica sul Polo Culturale di Piazza Ottinetti;

 alla decisione, incomprensibile, di non contribuire alla realizzazione della 43° edizionedell’Open Jazz sostituendola con due spettacoli gratuiti, e piuttosto onerosi, in pienacampagna elettorale.

 ultima, ma solo per questioni cronologiche, la voce che circola, da appurare, sull’estremotentativo della Giunta, dopo tutto il tempo e denaro pubblico spesi dietro inutili perizie, diinterrompere il progetto socio-culturale ZAC sviluppatosi negli anni all’interno deglispazi del Movicentro.

Che l’attuale Amministrazione non fosse in grado di governare la città con lungimiranza, capacità progettuale, equità, gestione del presente e visione del futuro, l’hanno capito in molti da tempo, ma che nel pieno della campagna elettorale tentassero di mettere in atto, in zona Cesarini, alcuni “colpi di coda” piuttosto discutibili è operazione che si potevano responsabilmente risparmiare.

Sono passati 10 anni da quando un gruppo di cittadini scontenti della situazione politica - in generale, ma con uno sguardo specifico all’amministrazione locale - ha dato vita a un gruppo di ispirazione civica che ha preso il nome di Viviamo Ivrea.
 Il nostro malcontento nasceva soprattutto dal fatto che i partiti politici, strutturati a livello nazionale, invece di ascoltare i cittadini ed elaborare in maniera trasparente e partecipata politiche pubbliche incentrate sul Bene Comune, si erano nel tempo trasformati in meri comitati elettorali in cui le decisioni venivano prese nelle segreterie.


Dopo una lunga serie di incontri con persone provenienti dalla società civile e riscontrando una condivisione di intenti che andava oltre la dicotomia destra/sinistra, si è così deciso di dare vita a una lista civica per presentarsi alle elezioni amministrative del 2013. Viviamo Ivrea riuscì a prendere già abbastanza voti da portare un proprio rappresentante in Consiglio Comunale. Chi segue le vicende politiche della città ricorderà che l’Amministrazione dal 2013 al 2018 è stata appannaggio del Partito Democratico, con il Sindaco Carlo Della Pepa al suo secondo mandato. Sono stati per noi 5 anni molto intensi durante i quali abbiamo imparato a conoscere il funzionamento della macchina pubblica. Fin da subito ci siamo posti come una forza di minoranza: non di “opposizione” a prescindere, ma valutando di volta in volta i provvedimenti portati in discussione e votazione dall’esecutivo, perseguendo quello che per noi è l'unica cosa fondamentale: l'interesse della collettività.
 Ciò che ci colpiva di quella amministrazione era l’incapacità o la mancanza di volontà di condividere - con la minoranza e con la cittadinanza - il dibattito sui temi di maggior rilevanza. Il nostro pensiero è sempre stato quello che quando si tratta di fare delle scelte che toccano i valori e l’etica non dovrebbero esistere, almeno a livello locale, posizioni ideologiche provenienti dall’alto: un rischio questo che nel caso di una forza civica, come la nostra, non esiste.
 Le nostre molteplici battaglie in quegli anni sono state sempre basate sull’analisi e la conoscenza dei temi trattati e hanno fatto sì che acquisissimo un bagaglio di esperienze che ha fatto crescere la nostra cultura politica, facendoci capire che un modo diverso di amministrare è possibile. Allora, così come ora.


Forti di questo percorso e avendo acquisito una certa autorevolezza e credibilità all’interno del panorama politico cittadino, nel 2018 abbiamo nuovamente partecipato alle elezioni, questa volta in coalizione con altri due gruppi politici cittadini. Abbiamo ottenuto un consenso fino a pochi anni prima impensabile, certificato dai quasi 2.000 elettori che si riconoscevano nelle nostre idee e proposte: il 18% dell'elettorato ha votato per noi. Abbiamo sempre fatto proposte finalizzate al futuro: ma sempre partendo dall'analisi del passato, almeno da quello più recente.
 Ma le elezioni di 5 anni fa sono state vinte da una coalizione di centro destra e con a capo un Sindaco che si dichiarava (e lo fa ancora oggi) più di sinistra che di destra, dal punto di vista degli ideali. Come era stato previsto fin da subito dagli osservatori più attenti, l'Amministrazione - che sta ora completando il proprio mandato - si è dimostrata fin da subito un gruppo eterogeneo e senza alcuna esperienza, che non ha certo vinto per i propri meriti, ma grazie ai demeriti dell’avversario diretto, che negli ultimi cinque anni aveva scontentato un po’ tutti. Nei mesi che ci separano dalle elezioni avremo modo di valutare nel dettaglio l’operato dell’Amministrazione uscente che lascia sul campo molte più incertezze di quella precedente.
 Con le elezioni del 2018, con il 18% di voti ottenuti, secondo un metodo di calcolo purtroppo poco rappresentativo, abbiamo portato in Consiglio Comunale un solo rappresentante. Questo nonostante avessimo ricevuto oltre il doppio dei voti della tornata elettorale precedente. Tuttavia, nell’ultimo quinquennio qualcosa di diverso c'è stato. La collaborazione con gli altri colleghi di minoranza è stata più marcata e proficua: abbiamo condiviso con loro una visione politica basata su valori e principi condivisi, ma soprattutto incentrata su nuove modalità di discussione.


Quest'esperienza ci ha quindi portato a iniziare un percorso di confronto comune per presentarci insieme alle elezioni amministrative che si terranno nella prima metà del 2023. Ci siamo a lungo confrontati sui contenuti e sugli elementi che avrebbero potuto risultare divisivi, proseguendo quel metodo di discussione alla pari già utilizzato nel corso di tutto il mandato.
 Chiusa positivamente questa fase di approfondimento, abbiamo deciso di creare una coalizione progressista e riformista con il Partito Democratico e Laboratorio Civico Ivrea, e che il metodo più democratico per individuare il candidato Sindaco di questa coalizione fosse un passaggio dai nostri potenziali elettori tramite delle primarie di coalizione.
 È così che domenica 26 febbraio dalle 8,30 alle 19,30 nei seggi di Sala S.Marta (in centro) e nei quartieri di Bellavista e S. Giovanni (presso i rispettivi centri civici) i cittadini eporediesi potranno manifestare la loro preferenza per il futuro candidato Sindaco della coalizione.

I tre candidati saranno l’autore di questo articolo, Francesco Comotto per Viviamo Ivrea, Matteo Chiantore per il Partito Democratico e Enrico Giacopelli per Laboratorio Civico.


I tre candidati individuati dai rispettivi gruppi hanno caratteristiche personali ed esperienze molto diverse anche se il compito di chiunque verrà scelto dagli elettori sarà quello di garantire l’attuazione del programma di coalizione condiviso.
È la prima volta che il candidato Sindaco di una coalizione viene individuato attraverso le primarie e noi crediamo, al di là del risultato finale, che questo sia un evento epocale per la politica cittadina e che potrà diventare un esempio da seguire anche in futuro, rendendo protagonisti i cittadini/elettori che potranno scegliere senza doversi vedere "imposto" un candidato dalle segreterie di partito.
Il nostro auspicio è che i cittadini e le cittadine, sempre più distanti da una classe politica che non li rappresenta, colgano l’occasione per diventare parte integrante di quel cambiamento che Viviamo Ivrea persegue fin dalla sua nascita partecipando numerosi a questo appuntamento e indirizzando con il loro voto le sorti della città futura.


La mia candidatura per la lista civica Viviamo Ivrea nasce dalla necessità di possedere, a nostro modo di vedere, un bagaglio di esperienza e di coerenza che il mio passato - 10 anni come Sindaco e 10 anni come Consigliere Comunale - è lì a testimoniare. Più che le parole io credo che siano gli atti e i fatti compiuti durante una ventennale attività di amministratore pubblico a parlare di me. Ivrea è una città dalle grandi potenzialità e credo fortemente che ci siano tutte le caratteristiche per poter mettere in atto le azioni necessarie a fare un salto di qualità nel modo di fare politica, più vicino alle persone, facendo rinascere una città sofferente, che deve ritrovare la capacità di guardare al futuro, ponendo le condizioni per trattenere qui le sue forze migliori e ritornare ad essere un punto di riferimento per il territorio.


Nato a Ivrea il 27-12-1963
Geometra e Dottore magistrale in Scienze del Governo e dell’Amministrazione
Già giocatore e capitano dell’Ivrea calcio per nove anni
Appassionato di montagna, fotografia, trail running e trekking.
Giornalista pubblicista

Dopo 10 anni di minoranza in una città governata prima dal centro-sinistra e poi dal centro-destra ci siamo convinti che per poter cambiare il modo di amministrare fosse necessario trovare dei compagni di viaggio con i quali condividere le modalità di fare politica che ci hanno animato in tutto questo tempo basate su: ascolto, competenza, trasparenza, partecipazione, esperienza, legalità, coinvolgimento dei cittadini, buone prassi. Sono, d’altronde, i binari sui quali si è mossa la nostra azione nei due mandati: mai un’opposizione sterile e preconcetta, ma la consapevolezza che essere “dall’altra parte” significa (o dovrebbe significare, se ti permettono di farlo) esercitare un’azione di controllo, di stimolo, di proposta, non essere un nemico a prescindere.
Abbiamo così avviato, alcuni mesi fa, un percorso capace di andare oltre le ideologie o i diktat di partito, con quei gruppi politici di area progressista che maggiormente si sono detti interessati mettendo senza timore sul tavolo del dibattito quegli elementi che avrebbero potuto essere anche divisivi. In questi mesi di confronto abbiamo riscontrato una buona capacità di risolvere in maniera condivisa i problemi e trovato una modalità di discussione replicabile anche in futuro se toccasse a noi amministrare la città. Piuttosto che dal nome del potenziale candidato Sindaco siamo quindi partiti dai contenuti, dai metodi e dai valori che dovranno contraddistinguere la nostra proposta politica. Non abbiamo fatto passi indietro rispetto alle nostre convinzioni e ai nostri principi, convinti di aver trovato degli alleati con i quali farne molti, assieme, d’ora in avanti. Perché questa città ha bisogno di guardare avanti e di rimettersi in cammino mettendo da parte anacronistiche e inconcludenti liturgie legate ad un passato che va tenuto in considerazione, ma superato.
Concluso questo percorso, che non era scontato in partenza, ci siamo detti che il candidato Sindaco avrebbe dovuto essere la persona più adatta a garantire l’attuazione del programma condiviso. A questo punto sono emerse delle legittime divergenze perché mentre qualcuno vede nell’esperienza amministrativa l’elemento più importante altri credono che sarebbe più utile un soggetto giovane o che non abbia avuto esperienza diretta come amministratore pubblico. Partendo da ciò abbiamo quindi pensato di far scegliere il candidato ai potenziali elettori, tramite delle primarie di coalizione. Questa scelta purtroppo ha causato un passo indietro da parte del Movimento 5 Stelle che, presumibilmente per decisioni nazionali, ha deciso almeno per ora di sfilarsi. Noi rimaniamo fiduciosi del fatto che, una volta individuato il candidato Sindaco, i 5 stelle troveranno il modo per riagganciarsi a quel percorso comune lungo e proficuo che ci ha visti marciare fianco a fianco e che ora sarebbe un peccato abbandonare.
Dopo aver deciso di partecipare alle primarie il gruppo di Viviamo Ivrea ha deciso che io sarei stato il candidato ideale per portare avanti, grazie all’esperienza fatta sul campo e con la coerenza e passione dimostrata nella mia attività politica a livello locale, il progetto programmatico condiviso dalla coalizione che contiene molti dei punti cardine da noi portati avanti fin dalle elezioni del 2013 e a seguire in quelle del 2018. Anche se sono consapevole della difficoltà del compito che mi aspetta, nel caso fossi io il prescelto, ho messo a disposizione della coalizione la mia candidatura convinto di poter apportare quel valore aggiunto, legato all’esperienza e alla conoscenza della “macchina pubblica”, necessario ad un cambiamento reale nel modo di fare politica in città facendo diventare Ivrea un esempio di buona amministrazione pubblica, innovativa, moderna, solidale, imperniata sul bene comune e sul ben-essere di tutti gli eporediesi.
Siamo convinti che questa coalizione abbia proposto ai suoi elettori una terna di candidati validi e qualificati. Molto diversi tra loro, per esperienza politica e personale: tre persone che rappresentano tre gruppi che in questi mesi hanno dimostrato ciò in cui noi crediamo da sempre e cioè che le differenze debbano essere opportunità di confronto e arricchimento reciproco per il bene della comunità eporediese.

Lunedì, 06 Febbraio 2023 15:11

PNRR a qualunque costo?

Qualche settimana fa evidenziavamo, in questo stesso spazio, le tante promesse non mantenute dall’attuale maggioranza, ma anche le opere iniziate e non finite o quelle finanziate per le quali non ci sono ancora nemmeno i progetti definitivi ed esecutivi.

La stessa situazione, anche se in un altro ambito, è quelle relativa alla Variante Generale del Piano Regolatore, una modifica del principale strumento urbanistico della città attesa da anni e la cui elaborazione è stata decisa addirittura dalla precedente amministrazione nel 2017. Non sono bastati all’attuale maggioranza 5 anni di governo della città per concludere l’intero iter procedurale ed è ormai chiaro che non ci siano più i tempi tecnici necessari per poter vedere approvata la variante.

A peggiorare la già confusa situazione, generata dall’attuale amministrazione procrastinando continuamente decisioni per l’evidente mancanza di pianificazione e programmazione, si è inserito il famigerato PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza).

Uno dei peggiori difetti della politica italiana è quello di trasformare opportunità in problemi. Ad esempio si cercano spesso fondi, spesso aumentando un debito da tempo fuori controllo, che però una volta ottenuti poi non si sanno spendere oculatamente, in maniera efficiente e nei tempi stabiliti. Troppo preoccupati nel chiedere all’Europa più risorse di quelle ipotizzate, non si sa bene in base a quali calcoli, ci si è dimenticati della necessità di avere pronti i relativi progetti. La soluzione adottata per non perdere i fondi, tipicamente italiana, è stata allora quella di dire alle Regioni, alle Province (dove ci sono ancora) o alle Città Metropolitane e ai Comuni, di tirare fuori dai cassetti i progetti che lì giacevano polverosi anche se da tempo immemore e concepiti in tempi completamente diversi da quelli che stiamo vivendo e diventati, in alcuni casi obsoleti.

Non sarebbe stato meglio, come peraltro l’Europa ci aveva chiesto, invece di disperdere le ingenti risorse in mille piccoli progetti eterogenei, non coordinati e spesso non prioritari, mettere mano in maniera sistemica, sull’intero territorio nazionale, ad una riqualificazione e rigenerazione delle grandi infrastrutture e/o sul patrimonio immobiliare pubblico? Tanto per fare alcuni esempi semplici, semplici: rete ferroviaria, strutture sanitarie, edilizia scolastica e pre-scolastica, infrastrutture per il digitale e via discorrendo. Tutte opere di grande entità alle quali non si è mai messo mano in maniera organica e complessiva per la mancanza di fondi, ma non si è nemmeno pensato di redigere quantomeno i progetti in modo da affrontare anticipatamente i vari vincoli e problemi per trovare delle soluzioni prima che qualcuno ci chiedesse dall’oggi al domani i progetti definitivi/esecutivi e quindi già appaltabili. Proprio così come e capitato ora col PNRR.

Questa incapacità di investire sul futuro disegnando, almeno sulla carta, auspicabili scenari di sviluppo sostenibile ed elaborando degli studi di fattibilità pertinenti ha fatto sì che oggi per correre dietro ai finanziamenti a valere sul PNRR si sono, come detto, riesumati progetti vecchi di 10 o 20 anni e quindi spesso non più adeguati ai tempi.

Un esempio lampante che toccherà la nostra città nei prossimi anni è quello dell’elettrificazione della ferrovia da Ivrea a Aosta, concepito diversi anni fa e mai andato in porto per la mancanza di fondi, ma soprattutto per la mancanza di un piano organico e complessivo di riqualificazione e ammodernamento della rete da Aosta a Chivasso a partire dal raddoppio della linea da Ivrea a Chivasso. Va infatti chiarito, perché su questo c’è molta confusione, che l’elettrificazione non comporterà un miglioramento ai problemi di sovraffollamento delle carrozze che continueranno ad essere le stesse oggi in circolazione acquistate dalla Valle d’Aosta.

Se l’elettrificazione è una buona cosa, per la quale siamo tutti d’accordo, ciò che ci vede fortemente contrari è l’idea di rialzare il tunnel che passa sotto il centro della città dopo il ponte sulla Dora con mille incognite (geognostiche, sanitarie, archeologiche, ecc.) per consentire ai treni di potersi agganciarsi alla linea aerea per il trasporto dell’energia elettrica. Giusto per rimanere in tema di sostenibilità qualcuno ha fatto un calcolo dell’impatto ambientale, economico, paesaggistico e di impatto sulla viabilità cittadina?

Evidentemente no e la Conferenza dei Servizi asincrona conclusasi frettolosamente il 23 dicembre durante le festività natalizie ha approvato un progetto “definitivo” che di definitivo ha poco o nulla demandando addirittura a chi vincerà la gara d’appalto l’elaborazione del progetto esecutivo. Non c’è nemmeno chiarezza su quanto sia la famigerata sopraelevazione del Lungo Dora e si va dal paventato metro e mezzo agli 85 cm verbalmente esplicitati in una Commissione consiliare, ma non riscontrabili in alcuna sezione di progetto.

Troppe incognite aleggiano su questa parte di un progetto ideato, come si diceva prima, parecchi anni fa, ma nel frattempo la tecnologia ha fatto passi da gigante ed oggi, ad esempio, esistono dei treni bimodali (elettrico/batteria) o trimodali (elettrico/batteria/diesel), molto più capienti degli attuali, che consentirebbero di non fare alcun ampliamento della galleria viaggiando semplicemente a batteria per il km e mezzo della sua lunghezza senza rallentamenti risolvendo anche il problema del sovraffollamento. Treni acquistabili senza ulteriori esborsi di denaro pubblico, ma con i soldi risparmiati dalla non esecuzione dell’allargamento del tunnel.

Queste argomentazioni le abbiamo portate, come forza di minoranza, all’attenzione dell’amministrazione e sono sfociate in una mozione, approvata all’unanimità, con cui il Consiglio Comunale ha espresso la propria contrarietà a quest’opera inutile, molto costosa e facilmente evitabile. Con questo forte mandato del Consiglio Comunale il Sindaco si è recato a Roma per manifestare il pensiero della città di Ivrea al Ministero dei Lavori Pubblici e un alto funzionario ha detto che la proposta alternativa all’innalzamento del tunnel era perseguibile ed anche auspicabile.

Il perché tutto questo non sia stato preso in considerazione dalla Conferenza dei Servizi e da RFI nessuno l’ha mai spiegato ai cittadini eporediesi se non col fatto che i tempi del PNRR non consentono varianti al progetto originario (chissà perché?) anche se datato e non più attuale.

Questo comportamento è inaccettabile ed abbiamo chiesto con forza al Sindaco e alla Giunta di organizzare un incontro pubblico al quale invitare anche RFI e la Regione Piemonte e ci è stato promesso che si svolgerà entro la prima metà del mese di marzo.

Lunedì, 23 Gennaio 2023 20:56

Un Piano Regolatore piccolo piccolo

Cominciamo col dire che il Piano Regolatore (PRG da qui in poi) è il documento politico per eccellenza di un’amministrazione locale in quanto strumento deputato alla pianificazione urbanistica della città negli anni a venire. L’urbanistica, che non è una scienza esatta, è quella disciplina che, in base alla situazione socio-economica di un luogo, cerca di elaborare delle strategie finalizzate a interrompere i fenomeni di declino e impoverimento del tessuto sociale e urbano di una città.

Lunedì, 02 Gennaio 2023 20:53

Facciamo un po' di chiarezza...

Siamo arrivati a fine anno e mancano pochi mesi alla fine dell’attuale quinquennio dell’Amministrazione cittadina. Nella primavera del 2023, in data ancora da destinarsi, si terranno infatti le elezioni per il rinnovo del Consiglio Comunale costituitosi con le votazioni del 2018 che hanno segnato un cambiamento epocale nel governo della città. I cittadini elettori hanno infatti manifestato la volontà di un cambiamento netto, che non c’è stato, rispetto a un passato nel quale, al di là del colore politico, le stesse forze hanno governato per decenni la città comprimendo la spinta innovativa e modernizzatrice tipica invece di forze nuove, civiche e propositive, che si possono muovere in nome del bene comune al di fuori di intrecci pubblico-privato troppo consolidati nel tempo e troppo sotto traccia.

Lunedì, 19 Dicembre 2022 20:50

Ormai siamo ai container...

Diverse volte abbiamo scritto dell’improvvisazione che spesso ha accompagnato le scelte dell’attuale amministrazione. Improvvisazione dovuta alla mancanza di programmazione e alla continua rincorsa all’emergenza senza una visione di medio e lungo termine. Purtroppo si tratta di uno schema che si ripete da qualche lustro come una stanca litania a causa dell’assenza di una classe politica adeguata ai tempi e incapace di mettere al centro del dibattito il bene comune e l’interesse pubblico piuttosto che quello privato. Siamo ormai in presenza di una politica di basso cabotaggio che cerca di accontentare ogni voce che si alza senza nemmeno preoccuparsi di verificare se le richieste sopraggiunte siano almeno di interesse collettivo.

Lunedì, 05 Dicembre 2022 20:48

Il tempo delle scelte

Più si avvicina la fine del mandato dell’attuale Amministrazione e più ci si rende conto, come peraltro segnalato più volte nel corso di questi anni dalle forze di minoranza, della scarsa, se non a volte totale, assenza di dibattito in occasione dei consigli comunali. Spesso la discussione in aula si svolge, impropriamente, tra i consiglieri di minoranza e gli assessori nel silenzio talvolta irreale della maggioranza.

È di pochi giorni fa la notizia di una nuova inchiesta della Procura di Ivrea che vede indagate 45 persone tra agenti penitenziari, medici e funzionari, per reati, ovviamente tutti da dimostrare, quali la tortura con violenze fisiche e psichiche, il falso in atto pubblico, lesioni, minacce e calunnie per fatti accaduti tra il 2019 e il 2022. Questo nuovo filone segue un’altra inchiesta che vede indagate 25 persone per i famosi fatti risalenti al 2015 e al 2016 per i presunti pestaggi nelle celle “liscia” e “acquario”.

Lunedì, 21 Novembre 2022 20:32

Sempre più in basso

Come rappresentanti di una lista civica sosteniamo da tempo che l’interesse primario di un’amministrazione locale dovrebbe essere quello della gestione ottimale dei beni e dei servizi pubblici mettendo da parte questioni ideologiche che poco o nulla hanno a che vedere con i problemi concreti che quotidianamente ci troviamo ad affrontare come cittadini.

Martedì, 08 Novembre 2022 17:22

L’inefficienza della politica delle promesse

Mentre l’attività dell’attuale Amministrazione eporediese langue, da qualche tempo è già iniziata una sotterranea campagna elettorale che culminerà nella primavera del 2023 con le elezioni per il nuovo Sindaco della città di Ivrea. Purtroppo come accade spesso, per chi non conosce il funzionamento della Pubblica Amministrazione, i primi mesi dall’insediamento di un nuovo Consiglio Comunale vengono impegnati per conoscere la situazione mentre negli ultimi, per ciò che riguarda il governo della città, si tirano i remi in barca concentrandosi sulle eventuali ricandidature. In questa consiliatura, dove c’è stato pure l’intervallo del Covid, di fatto il dibattito politico pubblico si è ridotto a un paio di anni su cinque.

Mercoledì, 19 Ottobre 2022 23:56

La montagna ha partorito un topolino (costoso)

Molti lettori avranno sentito parlare almeno una volta negli ultimi due anni della questione Movicentro. Parliamo di un edificio costruito nei pressi della stazione ferroviaria lato area ex Montefibre in due lotti con soldi pubblici, tra cui quelli della Città di Ivrea. Il primo lotto collaudato il 29.12.2004 e il secondo il 13.03.2008.

Lunedì, 05 Settembre 2022 13:00

Il bordo del precipizio

Stiamo assistendo ad una campagna elettorale paradossale e per certi versi tragicomica. Per la prima volta ci saranno elezioni politiche a settembre e anche questo la dice lunga sulla situazione drammatica che il nostro Paese sta vivendo seppur agevolato, in peggio, da un quadro internazionale molto più che preoccupante.

Venerdì, 02 Settembre 2022 11:31

Navigare a vista

La navigazione a vista o, per dirlo in altri termini, la mancanza di visione e di programmazione dell’attuale Amministrazione sono stati una costante nel governo della città nei quattro anni e mezzo fin qui trascorsi. Abbiamo evidenziato, fin dall’inizio del mandato nel 2018, questa problematica nella speranza che i nuovi arrivati, dopo un breve periodo di apprendimento, avrebbero saputo mettere in atto quel “cambiamento” promesso con enfasi in campagna elettorale.

Martedì, 16 Agosto 2022 22:09

Programmazione: questa sconosciuta

Nell’ultimo Consiglio Comunale di ieri, primo agosto, è stata portata in discussione l’ennesima Variazione di Bilancio. Tra le voci “curiose” c’è una diminuzione delle “iniziative per i giovani” pari a 15.000 euro per compensare una maggior spesa imprevista.

Lunedì, 25 Luglio 2022 12:21

Il punto di non ritorno

Il drammatico distacco di un enorme pezzo del ghiacciaio della Marmolada, che ha causato la morte di 11 persone, è l’ennesimo grido di allarme che la natura, la montagna in questo caso, lancia a un’umanità indifferente, anestetizzata di fronte allo stupro continuo e costante che da decenni l’uomo sta mettendo irresponsabilmente in atto nei confronti dell’ambiente naturale.

Martedì, 28 Giugno 2022 10:39

Ballando sul Titanic

Facciamo da queste righe i complimenti all’Assessora con delega alla cultura, commercio e turismo Casali, quando ci vuole ci vuole, per essere riuscita, nonostante una Giunta piuttosto tiepida sull’argomento, a portare ad Ivrea il titolo di Capitale italiana del Libro. Valutiamo anche positivamente gli eventi che hanno cominciato ad animare e animeranno la città nel prossimo futuro a partire dalla gioiosa parata, concepita dall’eclettico eporediese Cosmo, che ha di fatto aperto le danze. L’idea di unire agli incontri più istituzionali e formali un momento di festa pop certamente apprezzata dai giovani depone anch’essa a favore delle iniziative messe in campo dall’Assessora, nominata solo nel marzo del 2020 anche a seguito della revoca della carica da parte del Sindaco dell’allora vice-Sindaca Ballurio.

Martedì, 14 Giugno 2022 09:02

Democrazia agonizzante

Alle votazioni del 12 giugno l’affluenza alle urne è stata pari al 54,72% per quanto riguarda le elezioni comunali e al 20,8 % per i 5 quesiti referendari.

Lunedì, 06 Giugno 2022 08:22

L'eredità

Lunedi 30 maggio è andato in scena il Consiglio Comunale in cui è stato approvato, con i soli voti della maggioranza, l’ultimo bilancio previsionale “effettivo” dell’attuale amministrazione tenendo conto che il prossimo sarà quello varato per il 2023, anno in cui si svolgeranno le elezioni comunali per la nostra città per cui si tratterà di un documento contabile di transizione.

Lunedì, 16 Maggio 2022 16:20

Le eterne incompiute

Lo abbiamo detto e ripetuto allo sfinimento nella campagna elettorale che ha preceduto le elezioni del 2013: “Andiamoci piano a promettere opere pubbliche fantasmagoriche. Se si conosce il trend storico, e quindi la reale disponibilità di risorse nel bilancio della città, non si possono creare aspettative di fatto irrealizzabili”.

Lunedì, 09 Maggio 2022 14:06

Bla bla bla

La situazione in città da parecchio tempo è talmente fluida che diventa difficile stare dietro alle molteplici criticità che quotidianamente si aggiungono ai tanti problemi già esistenti. Sono passati quattro anni dall’inizio del mandato amministrativo e sentire ancora oggi alcuni componenti di maggioranza, privi di argomentazioni serie, giustificare ogni problema attribuendone la colpa “a chi c’era prima” ci pare un esercizio sterile e quanto mai inopportuno giunti ad un solo anno dalle prossime elezioni.

La settimana scorsa scrivevamo dell’assenza della Politica, quella con la “P” maiuscola, da quel dibattito pubblico che dovrebbe portare i potenti della Terra a prendere decisioni importanti per garantire la vita e il benessere di tutti sul Pianeta.

Domenica, 17 Aprile 2022 11:09

Se la politica sta a zero

Viviamo un tempo che mai ci saremmo immaginati di vivere anche solo una decina di anni fa.  A dirla tutta molte delle emergenze che oggi stanno modificando le nostre vite, dai cambiamenti climatici alle pandemie, dalle guerre all’aumento esponenziale della povertà in tutto il Globo, sono state ipotizzate come molto probabili da molte persone, gruppi, associazioni, ma per nulla considerate dalla politica.

Lunedì, 04 Aprile 2022 22:31

Se il Consiglio Comunale diventa inutile

L’ultimo Consiglio Comunale della settimana scorsa ha evidenziato per l’ennesima volta l’impoverimento del dibattito politico, anche a livello locale. Purtroppo da anni assistiamo passivamente ad uno stravolgimento radicale del funzionamento di quel “sistema democratico” definito da quella Costituzione Italiana che, riletta oggi, assume sempre di più un valore incommensurabile svilito nel tempo dalla pochezza dei rappresentanti politici degli ultimi decenni.

Domenica, 20 Marzo 2022 21:00

Nulla sarà più come prima

Abbiamo sentito queste parole come un mantra nei due anni di pandemia ed ora che, almeno in apparenza, l’emergenza sembra finita entriamo in un’altra emergenza altrettanto grave come una guerra che mette in contrapposizione ciò che è rimasto dell’impero sovietico e la NATO che ci fa ripetere la stessa constatazione: nulla sarà più come prima.

Lunedì, 07 Febbraio 2022 22:57

Ritorno al medioevo

Nell’ultimo Consiglio Comunale è stato presentato un Ordine del Giorno dal titolo: “Sensibilizzazione da parte delle istituzioni al fenomeno delle molestie sessuali collettive (taharrus jama’i)” sottoscritto dai capigruppo della Lega, Anna Bono, del gruppo misto, Maria Piras e di Insieme per Ivrea, Donato Malpede.

Domenica, 06 Febbraio 2022 13:43

La politica della concretezza

Nell’ultimo Consiglio Comunale abbiamo presentato, tra le altre cose, una mozione sul decoro urbano e quindi, in particolar modo, sul contrasto all’abbandono di quei rifiuti: mozziconi, cartacce, chewing gum, mascherine, piccoli oggetti e molto altro che, purtroppo, vediamo sempre più spesso gettati in strada, aree verdi e nei luoghi più disparati della città. A questo tipo di rifiuti possiamo aggiungere gli escrementi animali che, soprattutto nei parchi e giardini pubblici, spesso abbondano. Certo basterebbe una maggiore dose di civismo, purtroppo la situazione reale ce l’abbiamo tutti i giorni sotto gli occhi … o sotto le scarpe.

Domenica, 06 Febbraio 2022 13:42

Verso il baratro

Sabato scorso, 22 gennaio, si è celebrato il primo anniversario dell’entrata in vigore del Trattato sulla proibizione delle armi nucleari adottato dalle Nazioni Unite.

Lunedì, 17 Gennaio 2022 15:39

Non si muore di solo Covid-19

Abbiamo appreso dai giornali dell’appello di 7 sindaci, tra cui quello di Ivrea, alla Città Metropolitana di Torino e alla Regione Piemonte per chiedere una deroga alle limitazioni del traffico scattate per l’eccessivo tasso di inquinamento dell’aria nelle loro città. Si tratta di un’iniziativa quantomeno singolare che la dice lunga su quanto vengano prese sul serio le problematiche sanitarie legate all’aria sempre più irrespirabile che quotidianamente ammorba i centri urbani, soprattutto nelle ore di punta, con continui e massicci sforamenti di svariati parametri tra i quali spiccano le polveri sottili altresì definite particolato atmosferico.

Martedì, 04 Gennaio 2022 16:11

Emergenza perenne

Con l’arrivo del 2022 siamo praticamente arrivati a due anni dall’inizio della pandemia senza che l’evoluta società globale sia riuscita a trovare una soluzione per sconfiggere Covid 19.

Martedì, 28 Dicembre 2021 17:53

L'anno che verrà

Difficilmente il prossimo anno sarà “tre volte Natale e festa tutto il giorno” come cantava il buon Lucio Dalla in una sua famosissima canzone. Dopo due anni di pandemia e nonostante restrizioni, chiusure e riaperture questo fine 2021 non promette nulla di buono con una preoccupante ripresa dei contagi. Non vogliamo però con questo articolo aggiungere la nostra voce alle tante che ormai quotidianamente si pronunciano, spesso a sproposito, sul tema Covid 19 perché se una cosa l’abbiamo capita è che la comunicazione e l’informazione ufficiali in questi ultimi due anni non sono state in grado di dare ai cittadini delle risposte chiare alle tante domande che ognuno di noi si è posto e si pone e quindi è meglio non aggiungere confusione a confusione.

Venerdì, 17 Dicembre 2021 14:36

Piano Regolatore, un’occasione imperdibile

E’ dai tempi della precedente amministrazione 2013-2018 che sosteniamo la necessità di mettere mano pesantemente ad una revisione generale dell’attuale Piano Regolatore Generale.

Lunedì, 29 Novembre 2021 23:33

Amministrazione a orologeria

Quando uscirà questa edizione del giornale, martedì, si sarà già svolto l’ultimo Consiglio Comunale. Come i lettori sapranno il Consiglio Comunale viene convocato dal Presidente  sentita la Conferenza dei Capigruppo che, solitamente, viene convocata nella settimana precedente. Entro la data di svolgimento della Conferenza devono essere presentate le proposte di delibera, le mozioni e le interpellanze. Queste ultime due quasi sempre su iniziativa dei gruppi di minoranza.

La pandemia ha messo in luce diverse criticità nei servizi pubblici essenziali a partire dalla sanità. Una sanità pubblica una volta di eccellenza che nei decenni scorsi ha subito un costante svuotamento spostando verso il privato i servizi più remunerativi e meno problematici. Ad esempio il privato non si è preso di certo in carico nessun servizio di emergenza h24 o la cura delle patologie più costose, quelle che non consentono di incamerare cospicui profitti.

Lunedì, 15 Novembre 2021 23:51

Giù le mani dai servizi pubblici

Qualcuno vorrebbe trasformare l’Italia dei Comuni nell’Italia delle multinazionali altrimenti definibili, nel caso specifico, come grandi società multi-servizi quotate in Borsa.

Domenica, 07 Novembre 2021 22:41

Maggioranza divisa su tutto

La scorsa settimana abbiamo accennato a un attacco al Presidente del Consiglio comunale partito dalla vice Sindaca durante la discussione dell’ennesima variazione di bilancio. Variazione che fa parte di una serie susseguitasi nell’anno per tamponare emergenze o inseguire bandi dall’esito per nulla scontato. Sarebbe infatti anche interessante capire quanti dei bandi ai quali questa maggioranza ha detto di aver partecipato siano andati a buon fine, ma la trasparenza e la condivisione dell’attività della Giunta sono diventati merce rara per cui poco o nulla sanno i consiglieri comunali soprattutto in tema di bilanci e investimenti, altro che processi partecipativi.

Domenica, 07 Novembre 2021 17:15

Le istituzioni vanno rispettate

L’abbiamo già scritto più volte e ci tocca, purtroppo, ripeterlo: in questo mandato amministrativo il Consiglio Comunale ha subito un’involuzione che mai ci si sarebbe potuti aspettare. Consiglio Comunale che dovrebbe essere l’organo di massima rappresentanza di tutti i cittadini che tramite il loro voto ne hanno determinato la composizione suddividendolo, in base alla legge, in maggioranza e minoranza. Il funzionamento del Consiglio Comunale è stabilito dall’art. 42 del Testo Unico degli Enti Locali che lo definisce come l'organo di indirizzo e di controllo politico-amministrativo.

L’indirizzo e il controllo sono due funzioni fondamentali per il dibattito democratico e un amministratore pubblico dovrebbe conoscerle bene creando le condizioni per fare sì che queste si possano esplicitare nella massima trasparenza e chiarezza nei confronti dei consiglieri comunali , ma anche dell’opinione pubblica. L’articolo del TUEL definisce molto chiaramente uno per uno tutti gli atti fondamentali di competenza del Consiglio e specifica che lo stesso “partecipa alla definizione, all'adeguamento e alla verifica periodica dell'attuazione delle linee programmatiche da parte del Sindaco e dei singoli assessori”. Cosa finora mai accaduta sotto le rosse torri.

Sostanzialmente diverse sono le competenze dell’organo di governo e cioè della Giunta Comunale che ai sensi dell’art. 48 comma 2: “compie tutti gli atti […] che non siano riservati dalla Legge al Consiglio […]; collabora con il Sindaco nell'attuazione degli indirizzi generali del Consiglio; riferisce annualmente al Consiglio sulla propria attività e svolge attività propositive e di impulso nei confronti dello stesso”.

Basta una semplice lettura per capire quali siano i compiti, i ruoli e le competenze che spettano a consiglieri ed assessori, ma nonostante siano passati 3 anni e mezzo dall’insediamento della nuova Amministrazione buona parte dei componenti della maggioranza continua ad interpretare a modo suo quanto la Legge stabilisce molto chiaramente.

Il problema sostanziale è che alla luce della scarsa, se non nulla, partecipazione al dibattito dei consiglieri di maggioranza alcuni assessori tentano di sopperire, impropriamente, andando ben oltre quelle che sono le funzioni loro attribuite dalla Legge.

Tornando ai compiti fondamentali di “indirizzo e di controllo” che spettano al Consiglio è facile capire che per poter svolgere appieno il proprio compito i consiglieri dovrebbero venire resi edotti di tutto quanto la Giunta mette in cantiere e per fare questo dovrebbero venire muniti, in tempo utile, di tutti gli atti che dovranno approdare all’esame del Consiglio. Capita invece che le notizie le si debbano apprendere dai giornali e che in occasione della Conferenza dei Capigruppo o delle Commissioni consiliari, neppure chiedendola con largo anticipo, la documentazione non venga consegnata oppure messa a disposizione all’ultimo minuto. Spesso, troppo spesso, quando si parla di bilanci o di variazioni di bilancio è capitato che la documentazione arrivi addirittura a Capigruppo iniziata da un bel po’ di tempo.

Per ciò che attiene invece all’indirizzo è chiaro che per poter agire propositivamente, nell’interesse della città e dei cittadini, sarebbe necessaria un minimo di partecipazione trasversale imperniata su una condivisione di intenti, visioni, politiche pubbliche, idee, programmi, intenzioni e invece tutto ciò che viene discusso in Consiglio Comunale arriva già pre-confezionato e senza possibilità di modifica svilendo uno dei compiti più importanti dell’organo eletto dai cittadini che in tal modo non vengono rappresentati.

C’è talmente tanta confusione che abbiamo dovuto far notare più volte al Presidente del Consiglio che si sta uscendo dall’alveo istituzionale con assessori che invece di rispondere puntualmente agli interpelli dei consiglieri fanno propaganda politica esulando dalle domande poste. Nell’ultimo Consiglio si è pure dovuto assistere ad una sguaiata accusa da parte della vice-Sindaca al Presidente del Consiglio reo, a suo dire, di non saper tenere a bada la minoranza. Il problema è che se la minoranza se ne sta in silenzio tutto va bene, quando invece osa confutare o criticare, assolvendo al proprio compito istituzionale e motivando le proprie posizioni, provvedimenti della Giunta, in primis i bilanci, scatta la replica della controreplica con ridondante manfrina finale su quanto questa maggioranza ha fatto per la città, argomento per nulla pertinente con il dibattito in corso.

A questo proposito negli ultimi consigli comunali e nelle dichiarazioni pubbliche che ne sono seguite abbiamo dovuto ascoltare e/o leggere delle dichiarazioni da parte di assessori che ci hanno lasciati esterrefatti. Siamo arrivati addirittura al dileggio del Consiglio Comunale e sarebbe ora che il Sindaco e il Presidente del Consiglio, quest’ultimo pesantemente attaccato da una componente della sua stessa maggioranza, prendessero posizione e fermassero questa deriva istituzionale che la città non merita e che non promette nulla di buono.

Sono state presentate e discusse nel Consiglio Comunale di lunedi 25 ottobre ben due interpellanze sulla Biblioteca civica da parte di gruppi di minoranza tra cui Viviamo Ivrea.

Domenica, 17 Ottobre 2021 20:21

Chi decide le sorti della città?

Una domanda che veniva spesso posta in campagna elettorale all’attuale Sindaco, presentatosi come “civico” e quindi al di fuori delle dinamiche di partito, era quella di come avrebbe potuto tenere a bada gli appetiti di quei partiti “sovranisti” che appoggiavano la sua candidatura.

L’attuale primo cittadino andava dicendo che la sua non era una candidatura pilotata dai partiti e che avrebbe avuto le mani libere durante il suo mandato.

I fatti però, nei tre anni trascorsi dalle elezioni, hanno via via dimostrato il contrario ed ora, avvicinandosi alla fine dell’attuale amministrazione, appare  sempre più evidente chi sia a tirare le fila della politica cittadina.

Alcuni esempi, che non danno adito a dubbi o errate interpretazioni, li abbiamo vissuti nelle ultime settimane. Forse il più eclatante è quello che si sta profilando con le nomine dei nuovi rappresentanti del Carnevale che a Ivrea, si sa, non è una cosa su cui scherzare, anche perché movimenta una quantità di persone e di denaro piuttosto notevoli.

Chi segue questo tipo di vicende ricorderà che la nuova giunta in una sorta di affannoso spoil system, che in Italia non è riconosciuto e men che meno previsto in sede istituzionale, sostituì il precedente presidente della Fondazione del Carnevale con uno “sponsorizzato” dall’allora vice Sindaca nel periodo in cui, evidentemente, aveva ancora qualche peso politico nell’esecutivo. Di come poi questa sia stata sfiduciata e allontanata dalla Giunta senza tanti preamboli tutti i cittadini che seguono la politica locale avranno letto e saputo.

Ora dopo qualche anno di livelli organizzativi quantomeno discutibili e risultati negativi che hanno pure portato il segno meno su una gestione che aveva sempre chiuso in attivo si è arrivati alla necessità di nominare un nuovo presidente. Come sempre è stato pubblicato un bando che, a differenza delle numerose domande che normalmente arrivavano, ha visto la partecipazione di soli tre candidati tra i quali una è quella del presidente uscente.

Non faremo i nomi dei protagonisti, anche se sono ovviamente pubblici e ognuno sa di chi si stia parlando, per far capire meglio di come la politica con la p minuscola, molto minuscola, influenzi decisioni che spetterebbero al Sindaco nel rispetto della sua piena autonomia in funzione dei poteri che il ruolo ricoperto gli attribuisce.

Dei tre candidati uno, abbiamo già detto, è il presidente uscente ormai inviso praticamente a tutti e in particolar modo al gruppo dei rappresentanti delle componenti storiche e degli aranceri che sono poi quelli che fanno sì che il Carnevale esista. Un altro candidato è una persona molto nota in città attiva da tempo nel mondo dello sport eporediese e con un passato “carnevalesco” di tutto rispetto dal tiro delle arance al mondo delle fagiolate e così via. E poi c’è il terzo: una persona di Milano senza legame alcuno

 con il Carnevale eporediese al quale sarebbe curioso fare qualche domanda sui riti, le peculiarità storiche, le abitudini, le criticità, le tradizioni, la passione viscerale, i simboli, i colori delle divise e delle casacche, che animano e sostanziano la manifestazione.

Ora il Sindaco dovrebbe scegliere tra questi tre candidati quello che maggiormente si avvicina ai requisiti richiesti dal bando e dallo Statuto della Fondazione, magari confrontandosi con i Capigruppo consiliari per evitare una presidenza divisiva come quella appena ultimata. Senza voler ovviamente entrare nel merito del profilo personale dei tra candidati, ma basandosi solamente sui curriculum presentati e attenendosi scrupolosamente ai requisiti richiesti la scelta parrebbe piuttosto semplice. Pare invece che il Sindaco sia orientato sulla scelta meno probabile e cioè quella di chi del Carnevale non sa nulla e probabilmente nemmeno cosa lo aspetti in un’esperienza del genere e forse sarebbe meglio che qualcuno lo avvisasse.

Veniamo al succo della questione. Perché questa scelta? Facile capirlo, perché da una parte, come abbiamo detto, il presidente uscente non piace a nessuna della parti politiche che siedono in Consiglio, comprese quelle di maggioranza, e a tutto il mondo delle “componenti”. Dall’altra parte apprendiamo dai giornali, notizia mai smentita nemmeno nella Conferenza dei Capigruppo nella quale ho chiesto personalmente lumi sulla questione, che il candidato più consono, in base ai requisiti e non certo per simpatia o che altro, non piace alla Lega perché … di “sinistra”.

Vedremo se il Sindaco saprà smentire, come auspichiamo, queste considerazioni nominando la persona che maggiormente rispetta i requisiti richiesti mettendo da parte le assurde e capziose motivazioni dei partiti che lo sorreggono, diversamente sarà palese chi è che decide le sorti della città.

In chiusura citiamo un altro aneddoto piuttosto significativo sulla dipendenza dell’attuale esecutivo e del Sindaco stesso da certa politica. Parliamo della bocciatura della nostra mozione sul disastro della sanità con specifico riferimento all’ASL TO 4 che è una delle peggiori, se non la peggiore, del Piemonte. Nonostante la situazione sia sotto gli occhi di tutti, dalla chiusura della pediatria e di alcune sale operatorie al pronto soccorso agli sprechi di denaro pubblico e molto altro, la maggioranza è riuscita a bocciarla. Ne abbiamo parlato la scorsa settimana. La motivazione vera, al di là del tentativo di metterla in caciara, è quella che non si sono potuti schierare a favore di una mozione che stroncava la politica sanitaria di una Regione governata dalla Lega. Una sanità peraltro, quella piemontese, sotto la lente di ingrandimento da anni per la sua inefficienza.

Sui problemi dei cittadini eporediesi, a partire da quelli primari legati alla salute, evidentemente qualcuno riesce a far finta di niente, l’importante è non disturbare il manovratore.

Martedì, 05 Ottobre 2021 09:50

Come si cambia

Una canzone di Fiorella Mannoia nel ritornello recitava: “come si cambia, per non morire”. Prendiamo oggi in prestito queste parole per evidenziare come l’attuale esecutivo, con l’avallo delle forze di maggioranza, abbia più volte cambiato versione anche su questioni di una certa rilevanza.

Venerdì, 24 Settembre 2021 13:49

Il segreto di Pulcinella

Scrivevamo la scorsa settimana che alcune decisioni prese ultimamente dalla Giunta eporediese su alcuni beni del patrimonio immobiliare pubblico si sono portate appresso molti dubbi e perplessità. Uno fra tanti quello della poca trasparenza nella descrizione dei fatti e riguardo i processi decisionali che hanno portato ad assumere provvedimenti che, in taluni casi, ci sono parsi eccessivi e comunque penalizzanti soprattutto per i fruitori di tali strutture.

Lunedì, 13 Settembre 2021 22:11

Tre indizi fanno una prova

Agatha Christie, la più grande scrittrice di gialli al mondo, oltre che per i suoi romanzi è ricordata anche per la famosa frase: «un indizio è un indizio, due sono una coincidenza, tre diventano una prova». Con tutti i distinguo del caso prendiamo in prestito le sue parole per evidenziare quella che sta diventando un’abitudine dell’attuale maggioranza di governo cittadino, con particolare riferimento a qualche componente della Giunta eporediese, ma andiamo per ordine.

Mercoledì, 08 Settembre 2021 16:08

La leggerezza della politica contemporanea

La scorsa settimana abbiamo parlato di come l’evoluzione umana, dopo centinaia di anni di miglioramenti, pare aver imboccato una strada involutiva che ci sta portando ad una regressione sociale e morale molto preoccupante.

Lunedì, 30 Agosto 2021 15:54

Homo (in)sapiens

La storia ci dice che l’homo sapiens, il primo uomo anatomicamente moderno, apparve sulla Terra intorno a 200.000 anni fa, prima i nostri progenitori avevano le sembianze di primati e ominidi. Fu solo parecchi millenni dopo, intorno all’8.000 A.C. che l’uomo scoprì l’agricoltura, ma fu solo con l’invenzione della scrittura, avvenuta circa 5.000 anni dopo (3.000 A.C.), che si fa ultimare quella che viene definita preistoria per dare inizio alla storia umana.

Lunedì, 09 Agosto 2021 20:54

Le bugie hanno le gambe corte

L’articolo della settimana scorsa era incentrato sul poco rispetto della maggioranza nei confronti del Consiglio Comunale e sul ripetuto uso di fantasiose narrazioni, non suffragate dai fatti, finalizzate a distorcere la realtà. Invece di riconoscere i propri errori gli assessori e i consiglieri di maggioranza, non tutti ad onor del vero, preferiscono prendere come un attacco personale ogni critica avanzata dalla minoranza cercando maldestramente di difendere il proprio operato negando pure l’evidenza.

L’esempio lampante di ciò si è palesato fin da subito nella risposta a un’interpellanza sulla scarsa attenzione dell’esecutivo nei confronti del Cimitero comunale. Nel caso specifico si chiedeva per quale motivo fosse stato posato in alcuni viali del cimitero del materiale grossolano al posto del normale ghiaietto che si utilizza in questo tipo di contesto. Per avvalorare quanto segnalato sono state allegate al documento anche delle fotografie alquanto esplicative. Nonostante l’evidenza l’assessore interpellato è riuscito a dire in un primo tempo che quelle foto erano state fatte da un’altra parte per correggersi subito dopo sostenendo che quel pietrame era lì già da diverso tempo. Si tratta del tipico caso in cui per riparare a una gaffe invece di riconoscere quanto segnalato, si peggiora la situazione inventando un’altra bugia. Già, perché ci sono altre fotografie, non allegate all’interpellanza, che immortalano gli stessi vialetti senza pietroni solo qualche settimana prima ed il camioncino che ha portato il carico incriminato al Cimitero con ancora il suo bel carico di ghiaione grossolano, inadatto al contesto, prima di venire scaricato. Bugie su bugie esclusivamente finalizzate a screditare la cittadina che le ha scattate ed il sottoscritto che le ha portate all’attenzione dell’Amministrazione.

L’interpellanza non si limitava a questo aspetto, ma anche al fatto che esiste un capitolato che richiedeva alla ditta che gestisce il Cimitero, quale intervento di manutenzione ordinaria, di spargere ogni anno non meno di 25 quintali di ghiaietto fine per chiudere buche e sistemare vialetti e ciò non ci risulta essere stato fatto. Anche qui risposta sibillina e tutta da appurare perché in un primo passaggio l’assessore  ha detto che la ghiaia non era stata posata perché non ce n’era bisogno (?!?) e poi che la mancata fornitura e posa della ghiaia era stata sostituita con la pulizia delle caditoie. Cosa magari anche fattibile, ma che dovrebbe essere avvalorata formalmente quantomeno da una relazione tecnico-economica del funzionario responsabile, ma non essendo arrivate risposte su questo e dietro nostra sollecitazione è uscito che sarebbero comunque stati posati 48 mc di ghiaia. E’ quindi molto probabile che se non avessimo deciso di presentare un’interpellanza in Consiglio Comunale l’ente avrebbe subito il suo bel danno per inadempienza contrattuale nel silenzio più assoluto. Sarà il caso che nelle prossime settimane venga portata all’attenzione dei consiglieri la documentazione che attesti in maniera ufficiale la correttezza e la legittimità di quanto accaduto.

Nel  prosieguo del Consiglio si è poi discusso del fallimento dell’agognata Variante al PRG con la maggioranza che, in difesa dell’Assessore, ha minimizzato il disastro come se nulla fosse accaduto, ma di questo abbiamo già parlato.

Si dice non ci sia il due senza tre ed ecco che proprio all’ultimo punto all’Ordine del Giorno viene presentata una proposta di delibera sugli equilibri di bilancio. Allegati a questa ci sono schemi e tabelle stabilite dalla Legge tra i quali alcuni elenchi di opere pubbliche facenti parte del Piano Triennale progettate, iniziate o previste. Come al  solito ogni occasione è buona per fare un po’ di propaganda e l’Assessore si è sperticato in un lungo elenco di opere che è già stato cambiato almeno quattro o cinque volte in tre anni. Alla domanda di un Consigliere di minoranza su quale fosse lo stato di avanzamento delle progettazioni l’Assessore ha snocciolato una serie di numeri che non coincidevano con quelli presenti nella documentazione trasmessa ai consiglieri. Anche in questo caso si è cercato, superficialmente, di minimizzare dicendo che probabilmente si trattava di un refuso, ma che i numeri letti dall’Assessore fossero quelli giusti. Come minoranza ci siamo impuntati chiedendo alla Segreteria Generale se fosse possibile mettere in votazione un documento contabile con i numeri palesemente sbagliati ed allora, dopo lungo penare, l’esecutivo ha deciso di richiamare in aula il Dirigente per correggere l’errore e potendo in tal modo ridistribuire ai consiglieri la documentazione corretta. Come sia possibile che l’Assessore avesse una tabella e tutto il resto del Consiglio un’altra è un punto che andrebbe chiarito, ma questa è un’altra storia.

Chiudiamo con l’ennesima bugia fatta circolare negli ultimi tempi dalla maggioranza a seguito della sistemazione più che opinabile di piazza Maretta. Alla luce delle molteplici proteste e di una raccolta firme dei residenti nel quartiere è stato detto dall’esecutivo che  si tratta di una sistemazione “temporanea”. Chi si è spinto fino in quella graziosa piazzetta triangolare e ha visto i massicci basamenti di cemento armato a supporto delle panchine avrà verificato con i suoi occhi che di temporaneo c’è ben poco. Oltre la bruttezza della soluzione adottata ciò che colpisce è la pervicacia da parte di Ivrea Parcheggi, ovviamente supportata dalla Giunta, di realizzare in ogni spazio disponibile dei parcheggi a pagamento che oltre tutto in quella minuscola piazza sono pure in pendenza e piuttosto disagevoli. Ma è mai possibile che in tutta Europa i centri storici siano pedonali e ingraziositi con arredo urbano e verde e noi dobbiamo continuamente vedere opprimenti colate di cemento e automobili parcheggiate ovunque?

Lunedì, 02 Agosto 2021 20:42

Il fondo del barile

Abbiamo più volte scritto in questo spazio di come il Consiglio Comunale eporediese abbia subìto, negli ultimi tre anni, una caduta di livello non indifferente e non solo nei contenuti, ma anche nella forma che, trattandosi di un organismo istituzionale, dovrebbe avere un suo peso.

Lunedì, 26 Luglio 2021 10:23

Strafalcioni istituzionali

Nell’ultimo Consiglio Comunale i presenti hanno assistito ad una scena che mai sei era vista, per lo meno negli ultimi 8 anni, durante una seduta dello stesso.

Domenica, 18 Luglio 2021 16:47

Se la politica si trasforma in farsa

Ultimamente l’Amministrazione eporediese sta sfornando una serie di comunicati stampa che sfiorano il ridicolo. Accortisi del poco che è stato fatto fino ad ora, ad oltre tre anni dall’inizio del mandato, si cerca di dipingere un quadro inesistente mistificando pure la chiara evidenza dei fatti.

Mercoledì, 30 Giugno 2021 09:02

La cruda realtà

Se chiediamo alle prime persone che incontriamo per strada cosa ne pensano della politica probabilmente ci diranno che non interessa loro anche perché “tanto non cambia mai nulla”.

Lunedì, 14 Giugno 2021 19:18

Pensare futuro

Nelle scorse settimane abbiamo evidenziato la scarsa o nulla programmazione dell’attuale amministrazione per ciò che riguarda le opere pubbliche comprese le manutenzioni. Va anche detto che le amministrazioni precedenti non si sono certo distinte su questo fronte tanto che dei due ultimi mandati si ricordano solamente il Ponte passerella, ereditato dalla precedente giunta Grijuela, il tanto discusso tratto di  pista ciclabile in corso M. D’Azeglio e la disastrosa rotonda di piazza Balla che ha peggiorato una viabilità già caotica prima delle sua realizzazione.

Lunedì, 07 Giugno 2021 19:05

Istituzioni calpestate

La scorsa settimana abbiamo accennato alle cospicue risorse messa a disposizione dallo Stato per la ripresa delle città tramite l’assegnazione di “contributi per investimenti in progetti di rigenerazione urbana, volti alla riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale”. Ne abbiamo parlato prima dello svolgimento del Consiglio Comunale di lunedi 31 maggio evidenziando alcune criticità riguardo le scelte dell’esecutivo. Riflessioni che avevamo anticipato fin dalla Commissione Assetto del Territorio e dalla successiva Conferenza dei Capigruppo, ma che, come al solito non sono state, nella sostanza, prese in considerazione.

Martedì, 01 Giugno 2021 11:51

Tanto fumo e poco arrosto

Nel Consiglio Comunale di ieri, lunedi 31 maggio, sono stati presentati due importanti documenti, il conto consuntivo e una corposa variazione di bilancio. Entrambi delibere che confermano l’assoluta mancanza di programmazione da parte dell’attuale amministrazione.

Martedì, 25 Maggio 2021 21:42

L'Italia in ginocchio

Il tema di questo articolo avrebbe dovuto essere tutt’altro, ma l’ennesima inaccettabile tragedia accaduta domenica scorsa sulla funivia del Mottarone a Stresa non poteva venire sottaciuta unendoci al dolore delle famiglie di quelle vittime innocenti.

Mercoledì, 19 Maggio 2021 21:30

Fratelli tutti

Tutti conoscono il motto che accompagnò e caratterizzò la rivoluzione francese:  “Libertè, Egalitè, Fraternitè”, poi diventato il caposaldo di quello Stato Repubblicano, ma anche il grido di battaglia di tutti i popoli oppressi che si sono voluti emancipare nel corso del tempo da dittature o forme di potere assoluto.

Lunedì, 03 Maggio 2021 16:36

Fedez e la politica (che non c'è)

Negli ultimi giorni hanno tenuto banco le esternazioni al concerto del 1° maggio di Fedez, noto cantante italiano nonché marito della influencer milionaria Chiara Ferragni. Il rapper nostrano ha lanciato due invettive ben distinte: una sul tentativo di censura della RAI alle sue parole e l’altra verso alcuni politici della Lega dei quali ha ricordato alcune vergognose dichiarazioni pubbliche di stampo omofobo mai smentite da chi le ha pronunciate e rimaste senza condanna dai vertici di quel partito.

Da mesi, fin dal precedente governo Conte, al quale non veniva perdonato nulla di ciò che ora viene invece concesso senza problemi di sorta a Draghi, si discute, a livello nazionale ed europeo, dell’ormai famoso Recovery Fund o per dirlo con un titolo più accattivante del Next Generation EU.

Martedì, 20 Aprile 2021 12:25

Se l'approssimazione diventa una regola

La politica nasce ad un certo punto dell’evoluzione umana per organizzare in maniera equa la società. Prima della sua esistenza la regolazione delle relazioni sociali avveniva soprattutto in base a rapporti di forza basati spesso sulla violenza. Altri elementi distintivi sono sempre stati la differenza di censo e di classe sociale senza la possibilità di passare dai livelli più bassi ai piani alti.

Lunedì, 12 Aprile 2021 17:04

La strategia dello sfinimento

L’ultimo Consiglio Comunale ha messo in luce la confusione e la scarsa capacità di programmazione dell’attuale maggioranza, già a partire dall’ordine del giorno che annoverava ben 17 punti da portare in discussione.

Martedì, 30 Marzo 2021 13:05

Mala tempora currunt

Questa frase latina, attribuita a Cicerone, viene utilizzata per lamentare la difficoltà e la bruttezza di un periodo storico e bene si adatta al tempo che stiamo vivendo. A dirla tutta la frase completa è più lunga e recita: “Mala tempora currunt sed peiora parantur” che letteralmente vuol dire: “Corrono brutti tempi, ma se ne preparano di peggiori” e questa versione più ampia si adatta ancora meglio alla situazione che ci troviamo a vivere da circa un anno.

Martedì, 30 Marzo 2021 12:56

Se ci avessero detto...

Se ci avessero detto a fine 2019 che da lì a poco un virus, trasmesso agli uomini dai pipistrelli, avrebbe messo in ginocchio l’intera popolazione mondiale avremmo probabilmente pensato all’ennesima sparata di qualche pazzo visionario in cerca di notorietà.

Martedì, 09 Marzo 2021 07:56

Il rispetto delle regole

Il Consiglio Comunale può essere paragonato a uno specchio che riflette l’andamento di un’Amministrazione. Dovrebbe essere il luogo principale nel quale si prendono le decisioni più importanti che riguardano la vita della città perché si tratta dell’organismo istituzionale più vicino ai cittadini che in questa sede vengono rappresentati dai consiglieri eletti, siano essi di maggioranza che di minoranza. Trattandosi di un’assemblea sono fondamentali la qualità e la trasversalità del dibattito che si possono ottenere solamente se esiste una gestione trasparente, condivisa, partecipata da tutte le forze politiche e rispettosa delle regole.

Un segno della vivacità e dell’intraprendenza di un’Amministrazione si vede in primo luogo dalla frequenza con la quale i consigli comunali si svolgono e l’attuale maggioranza proprio non eccelle da questo punto di vista. La pandemia ci avrà anche messo del suo però è significativo che da un anno a questa parte il Consiglio si sia riunito in presenza solamente una volta. Chi ha avuto modo di assistere alla versione in chat tramite una connessione internet avrà potuto riscontrare le difficoltà di gestione e la conseguente bassa qualità del dibattito. Nei mesi scorsi abbiamo presentato diverse richieste per poter svolgere, in tutta sicurezza per funzionari e consiglieri, le sedute in presenza nell’apposita sala municipale oppure per cercare una sede alternativa temporanea fino alla fine della pandemia che, purtroppo, non sarà a breve termine. Ad ogni richiesta abbiamo ottenuto la solita risposta retorica sul fatto che in Municipio non si può fare, nonostante in molti comuni simili a Ivrea si svolgano da tempo grazie a banali e ormai stra-conosciuti accorgimenti. Mentre per ciò che riguarda una sede alternativa sono state considerate diverse ipotesi, ma nessuna mai ottimale a detta della maggioranza. Sul perché il Consiglio Comunale non si possa ad esempio svolgere presso un’aula del Polo infermieristico di proprietà del Comune, che ha tutte le caratteristiche per garantire il distanziamento e la dotazione tecnologica e informatica necessarie, ci viene detto che è una questione di costi per le riprese video quando sappiamo che oggi con un normale telefonino cellulare è possibile riprendere con buona qualità tutto ciò che si vuole. Passi che dopo i primi mesi di pandemia ci fossero poche certezze e si sapesse ancora poco sulle cause di trasmissione del virus, ma oggi se ci fosse la vera volontà di svolgere il Consiglio Comunale e le Commissioni consiliari in presenza si potrebbe tranquillamente procedere garantendo la massima sicurezza per tutti.

Detto questo nel Consiglio Comunale che si è svolto lo scorso 3 marzo è emersa in tutta chiarezza la linea politica dell’attuale esecutivo e della maggioranza che lo supporta. Nonostante tutte le promesse di cambiamento rispetto al passato, di una migliore gestione collegiale e ritenendosi ormai autosufficienti è stato innalzato un muro nei confronti della minoranza. La modalità è semplice e ormai molto chiara. In tutte le proposte avanzate dai gruppi di minoranza, nonostante contengano sempre una parte propositiva, si cercano, a priori, dei cavilli e si danno interpretazioni capziose e fuorvianti di quanto scritto con motivazioni a volte imbarazzanti per superficialità e scostamento dalla realtà.

La posizione della maggioranza viene decisa, spesso in maniera ideologica, nei giorni precedenti il Consiglio Comunale così che il dibattito in aula si rivela, nella maggior parte dei casi, assolutamente inutile anche di fronte a proposte che non hanno alcuna accezione polemica o di parte.

Sotto la scure di questa modalità sono così cadute ad esempio le mozioni della minoranza sui vassoi e le stoviglie di plastica usa e getta nelle mense scolastiche, quella sull’istituzione di un “ufficio covid” che andasse incontro al disorientamento dei cittadini in questa delicata fase pandemica e quella sulla proposta per uscire dall’impasse sulla questione del Movicentro.

Chi ha avuto la pazienza di seguire il Consiglio Comunale, terminato all’1,30 di notte, avrà avuto modo di ascoltare con le sue orecchie le motivazioni che hanno determinato le “bocciature”, basate spesso su laconici “pizzini” scritti nei giorni precedenti senza ovviamente poter conoscere le argomentazioni apportate nel dibattito in aula. Alla faccia del confronto democratico.

In quest’ultima assise si è poi aggiunta una questione inedita fino ad oggi nel parlamentino eporediese e cioè la partecipazione a sorpresa, né prevista, né formalmente comunicata ai consiglieri, di funzionari dell’Ufficio Tecnico le cui esternazioni, ovviamente opinabili e confutabili, hanno fornito una scusa al voto contrario da parte della maggioranza alla mozione sul Movicentro presentata dall’intera minoranza. La cosa grave è che si è voluta mettere su un piano di presunta illegittimità, tutta da dimostrare, la proposta della minoranza effettuata tramite una mozione che è un atto del Consiglio che non necessita di un parere tecnico preventivo. Per l’acquisizione di pareri tecnici su determinati argomenti esistono infatti le Commissioni consiliari e la Conferenza dei Capigruppo ed inoltre sono le Delibere portate in approvazione a necessitare dell’apposito visto di regolarità tecnica, non certo le mozioni. La decisione che si sarebbe dovuta prendere era quindi esclusivamente politica demandando ad un secondo tempo le opportune verifiche da parte degli uffici proposti.

Quanto accaduto apre degli scenari nuovi che non fanno presagire nulla di buono. Se la politica non è in grado di prendere delle decisioni, possibilmente tramite un dibattito democratico, non si può sopperire con blitz di tecnici, funzionari e costosi consulenti esterni, soprattutto se a sorpresa nel corso di un dibattito in Consiglio Comunale.

Martedì, 02 Marzo 2021 13:45

Non bastano le parole

La settimana scorsa scrivevamo che in un prossimo Consiglio Comunale, ancora da convocarsi, sarebbero state portate mozioni accumulatesi nel tempo e mai discusse nonostante i temi trattati fossero di stretta attualità. Ne abbiamo citate due come quella sui vassoi e stoviglie usa e getta delle mense scolastiche e quella sull’istituzione di un ufficio covid per andare incontro alle esigenze della popolazione alla luce della confusione e disorganizzazione che caratterizzano questa fase della pandemia.

Lunedì, 22 Febbraio 2021 15:47

Uniti contro il COVID

Nell’ultimo Consiglio Comunale del primo febbraio, in videoconferenza, non sono state trattate tutte le mozioni presentate dalla minoranza: per questione di tempo, è stato detto, e in ottemperanza al Regolamento del Consiglio Comunale. Non è la prima volta che ciò accade e il Presidente del Consiglio ha detto in aula che avrebbe convocato a breve un nuovo Consiglio per smaltire l’arretrato anche perché alcune delle mozioni e interpellanze presentate sono/erano di stretta attualità. Ad oggi non è stato ancora fatto nulla, ma circola la data del 4 marzo. Se sarà così, sarà passato più di un mese dal precedente Consiglio per cui per l’ennesima volta vengono sminuite e svilite le istanze della minoranza, comprese quelle più urgenti.

Lunedì, 15 Febbraio 2021 22:23

Movicentro, facciamo chiarezza

Sulla vicenda della gestione del Movicentro si sono sentite negli ultimi mesi una serie di prese di posizione, spesso inesatte e tendenziose, che hanno fatto montare un caso inesistente da parte della Giunta eporediese con il solo fine di mettere il bastone in mezzo alle ruote del rinnovo del contratto alla cooperativa sociale ZAC. Cooperativa che nei sei anni di attività, a fronte di un legittimo contratto di comodato d’uso, ha dato vita ad una moltitudine di iniziative in campo sociale, soprattutto a favore dei giovani, animando e facendo rivivere  un luogo abbandonato a sé stesso e diventato terreno fertile per la micro-deliquenza locale.

Giovedì, 11 Febbraio 2021 16:15

Sempre più in basso

La settimana scorsa abbiamo parlato dell’insoddisfacente gestione, da parte dell’attuale esecutivo e della maggioranza che lo appoggia, delle istituzioni comunali a partire dal Consiglio Comunale fino ad arrivare alla Conferenza dei capigruppo e alle Commissioni consiliari. Non esiste un dibattito politico e nemmeno un dibattito pubblico almeno sui temi più importanti che interessano la vita della città e nel frattempo i problemi non risolti si sommano e si accumulano facendoci scivolare verso un declino territoriale sempre più marcato e preoccupante.

Mercoledì, 03 Febbraio 2021 15:42

Rispetto istituzionale

Quando sarà uscito il giornale di questa settimana (martedì) si sarà già svolto il Consiglio Comunale del primo febbraio (lunedì). Speriamo di venire smentiti, ma la speranza di assistere finalmente ad un “vero” dibattito consigliare si sta riducendo, col trascorrere del tempo, ad una flebile fiammella.

Lunedì, 25 Gennaio 2021 14:31

Scatole cinesi

Nelle due settimane precedenti abbiamo affrontato il tema delle “partecipate” del Comune. Si tratta certamente di una problematica che non attira più di tanto i lettori però se si presta un po’ di attenzione al tema si potrà notare quanto sarebbe necessaria una profonda riforma della materia basata sulla massima trasparenza e pubblicità dei contenuti, merce rara nella politica, di tutti gli schieramenti, degli ultimi decenni.

Lunedì, 25 Gennaio 2021 14:21

Menefreghismo istituzionale

La settimana scorsa abbiamo affrontato, in termini generali, la questione di quegli enti pubblici o pubblici/privati che spesso sono sinonimo di poca trasparenza e di scarsa chiarezza. Parliamo di società pubbliche o miste, fondazioni, consorzi e di tutte quelle forme associative nelle quali la Pubblica Amministrazione ha una forma di partecipazione e, di conseguenza, di controllo.

In Italia nel corso dei decenni si è molto sfumato il concetto di Stato inteso come quella organizzazione, imperniata sul bene comune, in grado di rendere più equa e giusta la società. L’interesse della collettività si è sempre più spostato verso l’interesse privato e la politica poco o nulla ha fatto per contrastare questo fenomeno. Un’interpretazione dell’economia basata esclusivamente sul mero profitto, senza considerare gli effetti sociali che ciò avrebbe potuto comportare, ha fatto il resto.

Martedì, 29 Dicembre 2020 17:37

Annus horribilis

Il 2020 rimarrà un anno difficile da dimenticare per una pandemia che non si è ancora riusciti a sconfiggere a livello globale nonostante l’impegno profuso dall’intero mondo scientifico internazionale. In tutti questi mesi il grande assente è stato certamente la politica che invece di seguire l’esempio di apertura e collaborazione del mondo scientifico ha preferito rinchiudersi in sé stessa. A partire da nazionalismi e regionalismi vari fino ad arrivare agli enti locali nei quali, in pratica, da febbraio non c’è più stato un dibattito e un confronto condiviso e democratico sul da farsi.

Mercoledì, 09 Dicembre 2020 00:09

La politica ai tempi della pandemia

Da tempo lamentiamo la mancanza di un confronto reale e in presenza per discutere delle problematiche che caratterizzano la nostra quotidianità. Il modo in cui la politica, quella che conta, sta gestendo questa delicata fase porge il fianco a facili critiche per l’elevato grado di incertezza nel quale ogni cittadino si deve muovere.

Sabato, 05 Dicembre 2020 14:56

La sconfitta della politica

Nelle ultime settimane abbiamo dovuto assistere ad un penoso teatrino sulla questione del nuovo ospedale eporediese che evidenzia una volta di più, se mai ce ne fosse ancora bisogno, la sconfitta della politica dei partiti.

Martedì, 24 Novembre 2020 23:03

Si fa in fretta a dire ambiente

Nell’ultimo Consiglio Comunale la maggioranza ha bocciato una mozione dell’intera minoranza che impegnava la Giunta a prendere iniziativa riguardo il tema dei rifiuti con particolare riguardo a quelli provenienti dalle mense, accatastati fuori dai cassonetti in prossimità delle scuole.

Martedì, 17 Novembre 2020 21:43

Padroni di niente

“Sbaglia, sbaglia chi non cambia
Chi genera paura, chi alimenta rabbia
La convinzione che non cambierà mai niente
È solo un pensiero che inquina la mente

[…]

C’è che siamo padroni di tutto e di niente
C’è che l’uomo non vede, non parla e non sente
Qui c’è gente che spera in mezzo a gente che spara e dispera l’amore
Qui c’è chi non capisce che prima di tutto la vita è un valore

Venerdì, 13 Novembre 2020 11:17

Nè forma, nè sostanza

La Serra di Cappai e Mainardis, costruita nel cuore della città, avrebbe dovuto fungere, secondo la volontà dei progettisti, da cerniera tra il moderno della nuova futuristica costruzione e l’antico del centro storico eporediese e tra i frequentatori esterni e i cittadini residenti.

Martedì, 03 Novembre 2020 17:22

Coraggio e responsabilità

Con la pandemia da coronavirus stiamo vivendo un periodo della nostra vita che mai avremmo immaginato possibile anche solo qualche  anno fa. Si tratta di una fase molto critica che una politica disattenta e troppo incentrata sul denaro e sulla ricchezza materiale non ha saputo affrontare con la necessaria determinazione.

Giovedì, 29 Ottobre 2020 21:22

L'improvvisazione al potere

Con tutti i media incentrati sull’emergenza covid proviamo ad accendere un faro anche sull’asfittica vita politica della città.

Lunedì, 19 Ottobre 2020 22:00

Emergenza perenne

Superata la soglia nazionale di 11.000 nuovi positivi al Covid 19 in un solo giorno siamo di nuovo in emergenza pandemia.

Lunedì, 12 Ottobre 2020 17:33

Riabilitare la politica

E’ da poco cominciata la scuola e alcuni dei possibili problemi ampiamente anticipati nei mesi scorsi si sono purtroppo dimostrati una triste realtà.

Martedì, 06 Ottobre 2020 17:50

L'unione fa la forza

Scrivevamo la scorsa settimana che il tempo per ristabilire un equilibrio tra natura e attività dell’uomo si sta riducendo velocemente.

Giovedì, 01 Ottobre 2020 22:39

Il tempo è (quasi) scaduto

Abbiamo appreso dai giornali, come al solito, che è stata attivata una nuova antenna 5G in corso Vercelli. Si tratta dell’ennesima dimostrazione del disinteresse della politica alla salute e al benessere dei cittadini a discapito dei meri interessi economici dei giganti delle telecomunicazioni.

Venerdì, 25 Settembre 2020 13:41

L'incoerenza della politica

Viviamo in un mondo complesso dove sembrano esserci sempre meno punti di riferimento, porti sicuri nei quali approdare in caso di necessità. La metafora del porto sicuro risulta particolarmente calzante oggigiorno vista la situazione irrisolta dei flussi migratori dai paesi poveri, spesso in guerra o dove comunque non vengono garantite alle popolazioni  residenti condizioni di vita accettabili, cure sanitarie adeguate, equità, giustizia sociale, salvaguardia dei più deboli a partire dai bambini e dagli anziani.

Lunedì, 14 Settembre 2020 13:55

Quale ripartenza

Il 2020 ce lo ricorderemo a lungo per la prima pandemia vissuta nel dopoguerra in Italia e in gran parte dei Paesi occidentali.

Lunedì, 07 Settembre 2020 20:59

Ripartiamo da qui (?)

Dal 18 al 27 settembre si svolgerà in città il Festival dell’Architettura. Evento nazionale che riporta, finalmente, la città di Ivrea agli onori del mondo mettendo in luce i propri gioielli: materiali, ma non solo. Nota di non poco conto la dedica dell’intera manifestazione a Adriano Olivetti: sobria, né pomposa né retorica.

Martedì, 01 Settembre 2020 21:59

Come osate?

Come osate?” è la domanda che Greta Thunberg ha posto, con tono fermo e deciso, ai leader mondiali in un appassionato e veemente discorso tenuto in un vertice delle Nazioni Unite. La frase in cui era contenuta questa domanda era questa: «La gente soffre, muore. Interi ecosistemi sono al collasso. Siamo alle porte di un’estinzione di massa e voi parlate di denaro e di crescita senza limite. Come osate?»

Lunedì, 31 Agosto 2020 16:08

Improvvisazione

Come è risaputo la programmazione e l’organizzazione sono elementi fondamentali per il buon funzionamento di qualsiasi attività, sia essa pubblica o privata. Senza programmazione si naviga a vista e ci si lascia guidare dalla casualità che generalmente non porta molto lontano.

Martedì, 04 Agosto 2020 15:08

Più si brucia, più il PIL cresce

Uno dei problemi della società contemporanea è che la politica, nata per risolvere i problemi della società intesa come organismo collettivo valorizzando il bene comune, si è via via indirizzata nel tempo verso una direzione opposta e cioè quella di curare gli interessi privati.

Martedì, 28 Luglio 2020 12:33

Disumanesimo

L’Italia è stata la culla di quel fenomeno filosofico e politico, in un’accezione ampia del termine, definito come Umanesimo. Una corrente culturale che, dalla fine del trecento del secolo scorso, ha traghettato la società fuori dall’oscurantismo medievale per accompagnarla verso quel periodo di grande fervore artistico e culturale che darà vita al Rinascimento.

Mercoledì, 22 Luglio 2020 07:08

Valori contemporanei

La settimana scorsa abbiamo evidenziato, per l’ennesima volta, di come il “cambiamento” promesso dall’attuale maggioranza di governo cittadino non si sia finora visto ed anzi, su alcuni temi di interesse generale, la situazione si può dire pure peggiorata.

Lunedì, 13 Luglio 2020 22:59

Povera democrazia

L’ultimo Consiglio Comunale ha confermato la tendenza dell’attuale maggioranza a “fare da sola” il che, in un sistema democratico, non è certo una bella cosa.

Martedì, 30 Giugno 2020 11:55

Parco dei 5 Laghi, forse ci siamo

Dopo una trentina d’anni dalle prime proposte finalizzate ad istituire un’area naturalistica, formalmente riconosciuta, che comprendesse i 5 laghi morenici dell’eporediese, forse è arrivato il momento giusto perché ciò avvenga. L’iter intrapreso decenni fa si era a un certo punto interrotto per il disinteresse delle amministrazioni dell’epoca per venire poi ripreso nel 2016 dal Comune di Chiaverano al quale va dato il merito di aver creduto nella possibilità di portare a compimento un’idea caldeggiata non solo dalle associazioni ambientaliste, ma dai molti cittadini che riconoscono la valenza naturalistica e paesaggistica del territorio interessato.

Lunedì, 22 Giugno 2020 23:19

Dai sogni agli incubi

Il 15 giugno scorso si è svolto, dopo mesi di inattività, il secondo Consiglio Comunale post covid, rigorosamente in video conferenza sul web. Ci chiediamo cosa ancora si aspetti per consentire lo svolgimento “in presenza” delle assemblee cittadine così come già si fa, tanto per fare un esempio, in Parlamento.

Martedì, 16 Giugno 2020 20:45

Ridateci la politica... e gli abbracci

Sì, proprio la Politica, ma quella con la P maiuscola. Da anni, decenni, è in corso un attacco da parte dei potentati economici mondiali alla gestione democratica della società globale contemporanea. Un’economia finanziarizzata e iniqua ha preso il sopravvento sulla politica e sulla partecipazione popolare alle decisioni che riguardano la vita di noi tutti.

Martedì, 09 Giugno 2020 18:07

E' tempo di rialzare la testa

Fin dall’inizio dell’isolamento casalingo imposto dalla pandemia in molti abbiamo pensato e scritto che questa avrebbe potuto essere una buona occasione, forse l’ultima, per rivedere comportamenti e stili di vita per invertire la rotta di una società iper-consumista fondata sul denaro e sul profitto.

Giovedì, 04 Giugno 2020 12:16

Tirare a campare

Il 22 gennaio si è svolto l’ultimo Consiglio Comunale pre-pandemia. Per riprendere l’attività consigliare abbiamo dovuto aspettare, dopo ripetute sollecitazioni da parte nostra e dei colleghi di minoranza, il 20 maggio, la bellezza di 4 mesi.

Lunedì, 25 Maggio 2020 15:50

Perchè?

Il 24 maggio del 1992 stavo rientrando da un viaggio in Austria e Ungheria: Salisburgo, Vienna, una deviazione fino a Budapest e capatina al Lago Balaton con la visita di qualche centro minore. Ero ovviamente molto più giovane di ora e avevo una gran voglia di girare il mondo, di conoscere luoghi e culture diversi. Da pochi anni era caduto il Muro di Berlino e lo “sbocco a est” era diventato una realtà. Venti di fratellanza e di libertà soffiavano in Europa. Probabilmente a livello inconscio c’era la volontà di allontanarsi da quel clima assurdo e drammatico che in Italia si stava vivendo a seguito dell’inchiesta Mani Pulite. Tutti sapevano del malaffare da anni, decenni, ma fino a quando il “mariuolo isolato”, così lo definì Bettino Craxi, Mario Chiesa, presidente del Pio Albergo Trivulzio, durante un’irruzione dei carabinieri non tentò di far sparire nel water dell’ufficio una tangente da 37 milioni di vecchie lire (poco meno di 20.000 euro), nulla accadde. Un sistema politico colluso, corrotto, andava avanti tranquillamente, impunemente e nessuno muoveva un dito. Dopo gli anni di piombo che si trascinarono dietro una lunga scia di sangue negli anni ‘70 e ’80 del secolo scorso: da Piazza Fontana a Piazza della Loggia, dall’Italicus alla Stazione di Bologna, la gente impaurita e spaventata si fidò e si affidò ad una classe politica che nel giro di pochi anni portò il Paese sull’orlo del fallimento economico, sociale e morale. Quella stessa classe politica che elaborò il “sistema Tangentopoli” seppe nel contempo portare il rapporto debito/PIL dal 40% dei primi anni ‘70 al 60% dei primi anni ’80 fino all’esplosione degli anni ’90 dove, sforata la soglia simbolica del 100%, si arriva a toccare un rapporto superiore al 120%. In un contesto di questo tipo ovviamente la criminalità organizzata, ben appoggiata e protetta addirittura da parti deviate dello Stato, cresce a dismisura elevando ed esportando la propria efferata efficienza criminale a livello mondiale.

Ma torniamo al rientro dal viaggio mitteleuropeo. Arriviamo infatti il 24 maggio alla dogana del Brennero carichi di entusiasmo per aver conosciuto nuovi luoghi e nuove frontiere fino a qualche anno prima impensabili, almeno nella piena libertà di circolazione. Arrivando notiamo una lunga coda di auto e uno schieramento di Forze dell’Ordine mai visto in tutti i precedenti viaggi all’estero. Invece del solito controllo dei documenti dal finestrino ci fanno accostare, scendere tutti dall’auto, svuotare il bagagliaio facendo salire un cane poliziotto. A  quei tempi dei cellulari se ne sentiva solo parlare, almeno per le persone comuni, per cui non eravamo a conoscenza del motivo di questi controlli e gli agenti non ci dissero nulla. Fu subito dopo la perquisizione che acquistando un giornale all’autogrill di frontiera venimmo a conoscenza della tremenda notizia: “Ieri 23 maggio alle 17:57 il giudice Giovanni Falcone è stato ucciso in un attentato dinamitardo nei pressi di Capaci sull’autostrada A29”. Ovviamente non era solo e con lui vennero trucidati la moglie Francesca Morvillo e gli agenti di scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro. Pochi giorni dopo, il 19 luglio dello stesso anno, in via D’Amelio a Palermo, venne ucciso in un altro attentato dinamitardo Paolo Borsellino collega di Falcone. Anche in questo caso il giudice non era solo così che morirono con lui gli agenti di scorta Agostino Catalano, Emanuela Loi (prima donna a far parte di una scorta e anche prima donna della Polizia di Stato a cadere in servizio), Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina.

Due stragi efferate, cinicamente pianificate per eliminare due uomini che avevano portato all’attenzione del mondo Cosa Nostra e la mafia più in generale facendo comminare nel maxiprocesso di Palermo, che durò dal 10 febbraio del 1986 fino alla sentenza finale della Corte di Cassazione del 30 gennaio 1992, 19 ergastoli e pene detentive per un totale di 2665 anni di reclusione. Mafiosi che  non si fecero scrupolo di uccidere, oltre i due giudici, nove agenti di scorta senza dare loro la possibilità di difendersi. Ciò che mi è sempre rimasto impresso degli attentati di mafia, camorra, ‘ndrangheta e delle due stragi di Capaci e via D’Amelio è la vigliaccheria degli esecutori, altro che uomini d’onore.

Il giudice Antonino Caponnetto, che sostituì il consigliere istruttore Rocco Chinnici ucciso da Cosa Nostra nel 1983 seguì la sua idea di costituire un pool antimafia e scelse, tra i giudici istruttori che meglio conosceva e dei quali riteneva di potersi fidare, Giovanni FalconePaolo BorsellinoLeonardo Guarnotta e Giuseppe Di Lello. Questi avrebbero svolto tutte le indagini su Cosa nostra, coadiuvati dal sostituto procuratore Giuseppe Ayala e tre colleghi, il cui compito era inoltre quello di portare a processo come pubblici ministeri i risultati delle indagini del pool e ottenere le condanna. Fecero bene il loro dovere scoperchiando una pentola piena di veleni e di morte, ma probabilmente andando a toccare livelli “istituzionali” troppo elevati e avvicinandosi troppo ai veri mandanti di questo sistema di odio e di morte.

Questa è la storia e alla luce di tutto questo viene da chiedersi: perchè l’uomo può abbassarsi a tale barbarie condita di viltà, efferatezza, assenza totale di pietà e rispetto per la vita?

Perché l’umanità non riesce a capire che vivendo in pace, nel rispetto degli altri e dell’intero regno animale e vegetale potremmo vivere tutti meglio la nostra vita terrena?

Perché l’egoismo e la ricerca spasmodica del profitto personale prevalgono sulla fratellanza e sul senso di comunità e di solidarietà?

Tutte domande che possono trovare una risposta nella memoria per non compiere oggi gli stessi errori del passato ed è compito nostro di adulti fare sì che questa memoria non diventi flebile e poi svanisca come se nulla fosse accaduto, come se nulla avessimo visto e vissuto. E’ compito nostro però associare alla memoria comportamenti adeguati nella nostra vita quotidiana soprattutto quando si rivestono carche istituzionali perché come diceva Giovanni Falcone: «La mafia non è affatto invincibile; è un fatto umano e come tutti i fatti umani ha un inizio e avrà anche una fine. Piuttosto, bisogna rendersi conto che è un fenomeno terribilmente serio e molto grave; e che si può vincere non pretendendo l'eroismo da inermi cittadini, ma impegnando in questa battaglia tutte le forze migliori delle istituzioni

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